La Yamaha R1 ha dovuto cambiare il proprio ruolo nel mercato e ora ci sono delle rivali che ne vogliono approfittare.
Le moto sportive rappresentano una gamma di nicchia, ma che negli anni ha saputo sempre di più imporsi sul mercato nell’immaginario collettivo. Lo sanno molto bene anche i colossi giapponesi, come per esempi è il caso della Yamaha, con questa realtà che ha dato vita a una R1 che ora sta subendo un po’ di cambiamenti.
La base di questa moto è quella che ha permesso alla casa di Iwata di progettare una due ruote prestazionale e vincente in Superbike. Proprio la R1 è stato il modello che si è messo in mezzo tra i domini di Kawasaki e Ducati, con Toprak Razgatlioglu che ha vinto nel 2021. Ora le cose sono cambiate, con il turco passato in BMW e con il suo posto che è stato preso da Jonathan Rea.
Il nordirlandese ha sofferto nella prima gara dell’anno in Australia, mentre ha dimostrato di essere a proprio agio Locatelli, pilota che conosce molto bene la moto. Le nuove normative dell’Unione Europea hanno però messo in crisi la Yamaha R1, considerando come la casa giapponese non la porterà a un’omologazione Euro5+ e dunque dal 2025 sarà utilizzabile solo per le corse in pista.
Un grande rammarico per i clienti, con questa che è una moto sensazionale e che si presenta con una lunghezza di 205 cm, una larghezza di 69 cm e un’altezza di 116 cm. Il motore al proprio interno è un quadricilindrico da 1000 di cilindrata che eroga un massimo di 200 cavalli, il che la porta, in versione da pista, a 314 km/h e in strada a 290 km/h.
I problemi della Yamaha con la R1 in Europa possono così diventare un grande aiuto per la Honda. La casa di Tokyo è da sempre grande rivale dei vicini di casa di Iwata e con questa sportiva rischia seriamente di accaparrarsi questo settore del mercato motociclistico.
Siamo di fronte infatti a una moto che si presenta con una lunghezza di 210 cm, una larghezza di 74,5 cm e un’altezza di 114 cm, con un peso complessivo che è di 201 kg. Il motore che monta è un quadricilindrico da 1000 di cilindrata e che eroga un massimo di 217 cavalli, con il picco di velocità che può toccare che è di 299 km/h.
Tra le novità per il 2024 di questa moto da sogno vi è la decisione di rinnovare il telaio in alluminio, con questo che punta così a una maggiore flessibilità. A essere aggiornate sono anche le sospensioni elettroniche della Ohlins e naturalmente non si poteva rinunciare alle pinze dei freni della Brembo Stylema R.
La Honda CBR1000RR-R Fireblade SP si presenta come una moto eccezionale alla guida, con questo modello che anche in caso di pioggia riesce a dimostrarsi molto affidabile e resistente. La velocità è il suo pane quotidiano e la tenuta oltre i 200 km/h è fantastica. Il costo di partenza di questo gioiellino è di 27.740 Euro, non poco per una moto, ma vedendo le sue qualità non ci sono dubbi sul fatto che si un grande affare.
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