La Superbike è un campionato seguito ed apprezzato, che ha una storia ben più recente rispetto al Motomondiale. Ecco perché.
Oggi vi parleremo della storia di una disciplina molto amata dai fan delle due ruote, vale a dire la Superbike. Si tratta di un campionato dedicato alle moto derivate di serie, che dunque sono ispirate a quelle che sono omologate per la circolazione stradale, anche se, al giorno d’oggi, questo concetto è messo sempre più da parte.
Le Superbike della nostra epoca sono dei veri e propri mostri, che girano a pochi secondi di distanza della MotoGP, che invece sono preparate appositamente per le competizioni. La storia di questa classe è relativamente breve, dal momento che nacque non troppi anni fa. Nelle prossime righe, andremo ad analizzarne le origini, che avvennero in circostanze davvero curiose. Ecco tutta la storia di questa classe.
Superbike, ecco quando nacque la serie
L’idea della nascita della Superbike fu di un pilota, vale a dire Steve McLaughlin, che era un rappresentante dei piloti AMA. Lo statunitense propose la creazione di un campionato dedicato ad una nuova categoria di moto, detta Superbike Production, che avrebbe dovuto fungere da supporto agli AMA Roadrace Nationals, andando a promuovere la sua idea presso diversi organizzatori.
La prima gara ufficiale sotto questa denominazione avvenne nel 1973, sul tracciato di Laguna Seca, in California, proprio come supporto a categorie che all’epoca erano più importanti e famose. La gara regalò un bello spettacolo e venne così stilato un calendario, che fu riproposto anche negli anni seguenti. Nel 1976 divenne un campionato nazionale dopo aver ottenuto un riconoscimento, che attestava, appunto, lo sviluppo in senso positivo di questo campionato.
McLaughlin divenne, dopo aver appeso il casco al chiodo, il primo promotore della serie, e si occupò di ingaggiare piloti di alto livello provenienti dall’Europa per la 200 Miglia di Daytona, che dal 1985 si iniziò a correre proprio con moto da Superbike. Quello fu l’evento perfetto per mettere in mostra quella che era l’ormai raggiunta popolarità della disciplina, ed era giunto il momento per sfondare i confini degli Stati Uniti d’America e farsi conoscere in tutto il mondo.
La SBK diventa un campionato mondiale
Il successo della Superbike era ormai cosa nota, con Steve McLaughlin che decise di fare un passo in avanti. Dopo la sua richiesta, ottenne il permesso della FIM, trasformando questa categoria in un campionato del mondo, con la prima edizione che fu disputata nel 1988. Dunque, la nascita della SBK, intesa come mondiale per moto derivate di serie, la si può far risalire a solo 36 anni fa, e c’è da dire che in questo periodo di tempo, ha ottenuto un successo strepito.
Gli anni d’oro sono sicuramente stati quelli del nuovo millennio, con nomi come quelli di Troy Bayliss, Troy Corser, James Toseland, Colin Edwards, Max Biaggi e tanti altri che sono entrati nel mito. La Ducati è la casa più vincente ed ha dominato gli ultimi due campionati con Alvaro Bautista, mentre il pilota più titolato è Jonathan Rea, che tra il 2015 ed il 2020 ha vinto ben 6 mondiali di fila.