C’è una rivoluzione clamorosa che riguarda le ZTL, e che manderà nel caos gli automobilisti. Ecco tutti i dettagli precisi.
Nelle grandi città le zone più centrali e dove si raduna la maggior parte delle persone deve essere, per forza di cose, chiusa al traffico, altrimenti c’è il serio rischio che si possano formare delle situazioni di pericolo. Per questo motivo è nata la ZTL, vale a dire la Zona a Traffico Limitato, di cui tutti i comuni ormai fanno uso, in modo più o meno massiccio, a seconda dei luoghi in cui ci si trova.
Senza ZTL non esisterebbero i corsi dedicati al passeggio, ma troveremmo traffico ed inquinamento ovunque. Nelle ultime ore, è stato annunciato che questo tipo di percorsi verranno bloccati del tutto in zone particolari, dove troviamo monumenti e luoghi di interesse storico. Andiamo a vedere cosa è stato deciso e ciò che comporterà per il traffico cittadino.
Un emendamento alla Riforma del Codice della Strada ha in programma una grande novità, in base all’AC 1435. Forza Italia ha effettuato una proposta di modifica per consentire alle autorità locali di imporre il regime di ZTL in luoghi Unesco, ovvero, dove si trovano monumenti e zone protette, in modo da ridurre la pressione del traffico e permettere a chi vi si reca a piedi di godere al meglio delle bellezze del posto.
Ad esempio, le zone off limits per chi non è autorizzato al transito possono durare per un massimo di cinque mesi, il che significa che si tratta di ZTL che potremmo definire temporanee. Inoltre, queste zone possono essere controllate, in termini di accessi, in via elettronica, anche se non sarà così facile ottenere la loro istituzione. Infatti, occorre anche il parere favorevole del Prefetto, mentre il comune non avrà la facoltà di richiedere alcun onere ai soggetti che hanno l’autorizzazione per accedere alla zona.
Inoltre, sono previste altre novità che sono legate a questo aspetto, come ad esempio una segnaletica che va adeguata all’area interdetta. Tuttavia, non servirà una segnaletica ad hoc nel caso in cui la ZTL coincida con i confini di uno o più enti locali, mentre va sottolineato l’obbligo per i siti istituzionali di dare notizia, per ciò che riguarda gli interessati, sulla durata dei divieti di accesso alla zona di riferimento. Inoltre, la ZTL legata alle zone Unesco non può riguardare le autostrade, le strade extraurbane principali e quelle urbane che già sono sotto il controllo di una normale Zona a Traffico Limitato, per cui ci troveremo a che fare con zone pedonali del tutto nuove.
Il debutto di questa novità è previsto per la Costiera Amalfitana, uno dei luoghi più assaltati dai turisti, soprattutto stranieri. Sarà curioso valutare gli effetti di questa decisione, che come al solito, dando uno sguardo ai social, ha creato una spaccatura tra favorevoli e contrari. Di certo, sul fronte del traffico e del contenimento delle emissioni, non potrà che avere degli effetti positivi, come tutti noi ci auguriamo.
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