Stangata in Italia: arriva lo stop alle moto. Italiani senza parole, la mazzata sarà durissima per i motociclisti.
Le restrizioni per la circolazione degli autoveicoli è di sicuro uno dei temi che si sta maggiormente affrontando per provare a porre a un freno alla diffusioni inquinanti che stanno mettendo in ginocchio il pianeta. Certo, è una delle mosse più scontate anche all’interno di quello che si può rivelare uno studio costante e concreto sulle contromisure, e parliamo anche di una misura che ovviamente manda in tilt anche molti molti automobilisti e motociclisti.
Anche l’Italia, in questo senso, sta cercando di farsi trovare preparata. L’Europa, andando avanti col tempo, darà sempre più particolari e peculiari. Nel 2024 arriveranno nuove contromisure che verranno adottate di città in città, e stavolta ad avere avuto una stangata importante saranno le moto.
Un divieto di circolazione è stato annunciato proprio in queste ore, ed andrà a colpire tantissimi motociclisti. Il tutto, ovviamente, sta aumentando il chiacchiericcio mediatico attorno alla situazione, soprattutto perchè parliamo di un annuncio che riguarda una misura che troverà spazio soltanto nella seconda parte dell’anno, ma che coinvolgerà una delle città più grandi del paese.
La città di Milano sarà protagonista di un divieto di circolazione pesantissimo. La misura riguarderà le zone a traffico limitato, quelle che sono le aree B e C. Saranno ‘investiti’ i veicoli immatricolati fino al 2003, con un piano che sostanzialmente incrementerà gradualmente altri veicoli successivi sei anni.
Il blocco verrà attuato il 1° ottobre 2024 per i veicoli a due tempi Euro 2, i diesel Euro 2 e le benzina a quattro tempi Euro 0 ed Euro 1, immatricolati fino al 2002 per i ciclomotori e dal 1° aprile 2003 per le moto.
Dal 1° ottobre 2025, poi, la stangata sarà davvero durissima: verranno coinvolte le moto a due tempi Euro 3 immatricolate fino al 2017, i veicoli diesel Euro 3 e le benzina a quattro tempi Euro 2, con ulteriori restrizioni che includeranno dal 1° ottobre 2028 anche le benzina a quattro tempi Euro 3.
Poi l’ultimo passaggio, che di fatto completerà un iter molto importante e finalizzato ad un incremento graduale: dal 1° ottobre 2030 sarà negato l’accesso alle moto a due tempi Euro 4 e ai diesel Euro 4 e Euro 5. Insomma, non saranno anni semplici per tanti motociclisti italiani che, evidentemente, dovranno seriamente pensare ad altri sistemi di trasporto per animare le proprie giornate. Magari, perchè no, quello pubblico.
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