La Ferrari sta vivendo un buon inizio di stagione, ma c’è un record negativo che pare impossibile da evitare. Ecco i dettagli.
Il mondiale di F1 targato 2024 è pronto a tornare in azione, e nelle prossime ore, scatteranno le prove libere del Gran Premio d’Australia. La Ferrari ha vinto 3 delle ultime 5 edizioni della tappa di Melbourne, con Sebastian Vettel padrone nel biennio 2017-2018, e Charles Leclerc assoluto dominatore nel 2022 (nel 2020 e nel 2021 non si è corso a causa del Covid-19).
Gli due successi sono andati alla Mercedes di Valtteri Bottas nel 2019 ed alla Red Bull di Max Verstappen nel 2023, e c’è la sensazione che il copione di quest’anno possa essere simile a quello di un anno fa. Mancò all’appello Sergio Perez, fuori in Q1 per un errore, con una buona rimonta in gara che lo condusse al quinto posto finale. La pista di Melbourne vedrà il debutto della mescola Pirelli C5, un motivo in più per la RB20 di eccellere.
Nei test si è infatti visto come la Red Bull lavorasse benissimo con le gomme più morbide, mentre la Ferrari ha dimostrato di non gradirle. Per la Scuderia modenese è stato comunque un buon esordio con due podi conquistati in due gare, uno con Carlos Sainz e l’altro con Charles Leclerc. Tuttavia, il gap con la Red Bull è ancora evidente, e sarà molto difficile evitare l’ottenimento di un record molto negativo.
Il 2024 è un anno che potrebbe vedere il rilancio della Ferrari, ma che quasi certamente non la porterà a riconquistare il mondiale. A tal proposito, potrebbe arrivare il record negativo per anni consecutivi senza vincere il titolo costruttori, arrivando a quota 16 stagioni di fila. Il primato negativo, attualmente, è quello riferito al periodo tra il 1983 ed il 1999, quando passarono ben 16 anni tra un titolo e l’altro.
Se quest’anno non dovesse arrivare il mondiale, la Scuderia modenese andrebbe ad eguagliare quel numero, con il serio rischio di superarlo nel 2025 visto lo strapotere Red Bull. Per quanto riguarda il mondiale piloti, la striscia più lunga senza titoli ci fu tra il 1979 ed il 2000, quando Michael Schumacher mosse le statistiche dopo un digiuno iniziato con il mondiale di Jody Scheckter.
L’ultimo è stato ottenuto da Kimi Raikkonen nel 2007, il che significa che, per eguagliarlo, la Ferrari non deve vincere nulla almeno sino al 2028, ovvero il terzo anno del nuovo ciclo regolamentare che debutterà nel 2026. La speranza è che per quel momento qualcosa si sia mosso, e visto il lavoro di Frederic Vasseur, c’è fiducia sul fatto che ciò avvenga.
Senza dubbio, il periodo intercorso tra il 2008, anno dell’ultimo costruttori, ed oggi, è uno dei più bui della storia del Cavallino, che non si gioca un titolo piloti sino all’ultima gara dal 2012 con Fernando Alonso, per meriti del pilota piuttosto che della monoposto o della squadra. Per assistere ad un qualcosa di simile c’è la sensazione che dovremo ancora attendere, vista quella che è la situazione tecnica attuale.
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