Ora capirete perché i rider della classe regina sono disposti a rischiare tutto in sella ai loro prototipi per ottenere risultati di spessore la domenica.
I rider della top class sono dei veri e propri funamboli. Si prepararono sin da bambini a correre per eccellere nella massima categoria del Motomondiale. Una carriera che, salvo eccezioni, incomincia da giovanissimi in sella alle minimoto. In Italia c’è una vera e propria cultura per le due ruote che ha spinto tantissimi giovani a montare sulle moto con l’obiettivo di fare la storia.
Non è un caso che in cima alle classifiche all time ci siano due straordinari interpreti di due epoche diverse del motociclismo, come Giacomo Agostini e Valentino Rossi. Oggi la MotoGP è comandata da un allievo dell’Academy del Dottore, conosciuto all’anagrafe con il nome di Francesco Bagnaia.
Per tutti nel Paddock è noto con il nome di Pecco e nelle ultime due annate ha fatto esultare i fan italiani della Ducati. Il centauro torinese ha piegato la resistenza, nel 2022, del campione del mondo della Yamaha, Fabio Quartararo, e nella scorsa annata ha battuto Jorge Martin.
Sul piano del talento naturale, probabilmente, Bagnaia è il pilota meno raffinato se paragonato a Stoner, Rossi, Lorenzo o Marquez. Pecco è l’unico che è stato in grado di ottenere con regolarità risultati top in sella alle Desmosedici negli ultimi 2 anni. Nessun altro collega ha trovato la giusta costanza di rendimento.
E’ cresciuto nella gestione delle mescole e nell’amministrazione dell’intero weekend, concentrandosi sulla vittoria della gara domenicale. Così è diventato il primo italiano su moto italiana a riuscire nell’impresa nella top class dopo Giacomo Agostini su MV Agusta.
Il vice campione del mondo 2023, Jorge Martin, è tra i piloti più abili nelle Sprint Race. Pecco, invece, è un asso negli appuntamenti dove vengono attribuiti più punti e anche più guadagni. Il numero 1 della griglia, come tanti suoi colleghi, ha un contratto con una parte fissa e una legata a dei bonus in base ai risultati.
Nessuno avrebbe potuto, probabilmente, immaginare che Pecco avrebbe raggiunto un tale numero di trionfi quando è arrivato nel team factory, superando Dovizioso e mettendo nel mirino i più grandi di sempre. In MotoGP arriverà una nuova squadra.
Il sogno di tutti i centauri è vincere il Mondiale, tuttavia per farcela occorre vincere delle tappe. Prenderemo come punto di riferimento l’attuale campione del mondo della Ducati. A Bagnaia è stato corrisposto un premio da 100mila euro in caso di trionfo di un GP, 50mila in caso di secondo posto e 30mila per ogni terzo posto conquistato. Nello scorso campionato Bagnaia ha ottenuto 7 P1, 6 secondi posti e 2 medaglie di bronzo, per un totale di un milione e sessantamila euro.
Inoltre, vanno sommati i gettoni per i trionfi nelle SR. Circa il riconoscimento iridato la Dorna non prevede un premio in denaro per il campione. Il conto in banca si riempie sulla base dell’accordo strappato con ciascuna scuderia.
In caso di titolo il torinese, sulla base del contratto precedente con Ducati, incassava 1,5 milioni. Questa cifra con il nuovo accordo pluriennale potrebbe anche essere stata rivista verso l’alto. Nel 2023, al di là degli sponsor, il centauro ha ottenuto oltre 2,5 milioni di euro. La MotoGP può farti ricco, ma solo un centauro arriva sul tetto del mondo.
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