L’Italia è uno dei paesi nei quali ci sono più autovelox al mondo, ed ora arriva una novità clamorosa. Ecco tutti i dettagli.
Per il mondo delle moto le cose sono destinate a cambiare presto, a causa di quello che è stato definito il decreto autovelox. Per chi non lo sapesse, ci teniamo a sottolineare come l’Italia sia uno dei paesi del mondo con la maggioranza di questi dispositivi, e la cosa non è più tollerata da una gran parte della popolazione.
La conferma ci arriva da interventi come quello di Fleximan, una presunta banda che ha distrutto decine di autovelox al Nord Italia, demolendo macchinette che portavano a multe per decine di migliaia di euro. Ebbene, nelle prossime righe andremo a dare un’occhiata alle novità che riguarderanno i motociclisti, e siamo curiosi di capire quella che sarà la loro reazione nel leggere i futuri cambiamenti.
Autovelox, ecco cosa cambia nel nostro paese
Durante la Conferenza Stato di questi giorni, è stata approvata la prima bozza del decreto autovelox, che va a disciplinare le modalità di posizionamento e di utilizzo di questi dispositivi, vero e proprio incubo di chi si sposta in auto ed in moto. Si vuole tentare di favorirne un utilizzo realmente utile alla sicurezza stradale, in modo da fermare quello che è diventato un vero e proprio business per le giunte comunali, che sperano di risanare i loro debiti utilizzando questi sistemi anche oltre le leggi.
Il Mit ha fatto sapere che “la nuova disciplina si applica alle postazioni fisse, mobili o anche a bordo di veicoli in movimento e nei casi in cui non è possibile effettuare la contestazione immediata delle violazioni“. Le novità principali riguardano delle regole ben più ferree che sono relative al posizionamento degli autovelox, che ora dovranno essere piazzati nelle aree in cui ci sono maggiori tassi di incidenti.
Inoltre, le posizioni selezionate dovranno essere disposte di documentata impossibilità di procedere alla contestazione immediata, sulla base delle condizioni strutturali. Inoltre, e questa è una notizia che farà gioire i cittadini, nelle aree urbane non sarà più possibile sanzionare gli automobilisti per limiti di velocità inferiori ai 50 km/h con le nuove norme previste dal decreto.
Infatti, in tali casi è necessaria la contestazione immediata, mentre, per le strade extraurbane, dovrà intercorrere almeno un chilometro tra il segnale che informa sul relativo limite di velocità ed il dispositivo. In questo modo, si cercherà di limitare i furbetti degli autovelox, che spesso si posizionano in punti piuttosto discutibili.
Altra novità riguarda i dispositivi mobili. Infatti, ora gli autovelox mobili dovranno essere pienamente visibili, ed anche questo è un duro colpo per i comuni che miravano a battere cassa. Non sono mancati casi di ricorsi e polemiche per via di un posizionamento nascosto delle volanti, che in modo del tutto scorretto andavano a pizzicare in eccesso di velocità auto e moto. Il rispetto dei limiti è sempre fondamentale per la sicurezza stradale, ma lo è anche quello relativo alla serietà dei conducenti.