Coloro che posseggono e guidano una motocicletta devono stare attenti a non trasgredire la regola imposta, poiché oltre la multa si rischia anche il ritiro della vettura.
Una stretta sulle regole che gestiscono i mezzi in strada si è rivelata necessaria in tempi recenti, a causa di sinistri e incidenti più o meno gravi. E in generale per aumentare la tutela della sicurezza sia di coloro che usano le vetture che per i pedoni. In particolar modo, l’attenzione è stata focalizzata su alcuni dettagli che appartengono a coloro che girano sulle due ruote. Siccome la tendenza che si è registrata è quella di disattenzioni che si sono rivelate fatali nel 2023.
Il dato è stato scomposto e studiato soprattutto in Spagna, dove sono aumentati gli incidenti mortali nel traffico. La Direzione Generale dello stesso ha perciò, prima degli altri paesi, annunciato una serie di nuovi provvedimenti e fra questi attenzione particolare è stata rivolta all’obbligo di indossare un determinato tipo di casco, che non consente di trasgredire le regole con escamotage. Anche perché alla norma più restrittiva sono state aggiunte sanzioni della medesima gravità.
Nel paese iberico, infatti, si stabilisce l’obbligo di vestire il casco integrale oppure modulare, che soddisfi – in entrambi i casi – gli standard di sicurezza ribaditi. Non è ancora stata annunciata la data entro la quale le nuove leggi saranno in vigore né tantomeno è stato specificato se insieme all’omologazione europea ECE sarà consentito indossare anche caschi con quella americana, DOT. Non mancheranno molti giorni alle specificazioni, perché sull’argomento si sta accelerando molto.
Motociclisti nel traffico e in giro: le regole diventano più severe e le sanzioni esemplari
Oltre alle novità che riguardano la tipologia di casco che devono indossare coloro che sono in giro sulle due ruote, aggiornamenti sono in arrivo anche circa le protezioni omologate per le mani. Mentre, per guidare un 125 non sarà sufficiente soltanto la patente per auto, bensì un’integrazione con corsi obbligatori. La Spagna non tornerà indietro su queste introduzioni. Lo ha cominciato il Ministro degli Interni del Paese, Fernando Grande-Marlaska.
È il tentativo più incisivo pensato per evitare incidenti e lesioni gravi, studiando le mancanze in coloro che purtroppo ne sono stati vittime. Alle recenti regole chiaramente sono abbinate pene severe, per coloro che in moto non le rispetteranno. Ciò è volto a inibire chi intenderà raggirarle o punirlo in maniera esemplare così da non ribadire i comportamenti. Molti paesi sembrano già volersi allineare alla Spagna nelle sue direttive.