La casa di Iwata ha proposto un nuovo bolide che sta facendo ammattire i competitor. Le prestazioni sono da capogiro.
In un momento di pesante flessione la Yamaha ha deciso di rilanciare il segmento delle stradali con una sportiva da sogno. Cosa rende una moto senza tempo? Di certo il suo DNA. Quando una forte identità si lega con la storia di un marchio come Yamaha il risultato è XSR900 GP, mix definito tra uno stile da corsa old school combinato con una tecnologia all’avanguardia, un tributo alle moto del passato dove il divertimento di guida è assicurato.
Ai nostalgici sarà già scesa una lacrimuccia. La carena anteriore e il design della sella, nella versione standard, sono ispirate al modello YZR Grand Prix ed evocano i ricordi dell’era d’oro delle competizioni, un omaggio ad alcune delle moto da corsa più iconiche del passato Yamaha anni ’80. La casa di Iwata, ai tempi, era al top. Agostini vinse il suo ultimo titolo Mondiale nel 1975, in classe 500, con la Yamaha, dopo aver fatto la storia con la Mv Agusta.
La Yamaha, in seguito, ha vissuto una seconda età dell’oro con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. La R1, nata per portare in strada le prestazioni della pista, non ha più avuto il family feeling retrò, spingendosi ad un livello futuristico che non ha pagato. Meglio, probabilmente, fare un passo indietro. Modernità e stile classico racchiuso in una visione di moto retro che ha fatto impazzire gli appassionati.
La sigla non nasconde l’animo corsaiolo. Il telaio Deltabox irrigidito, un motore da 890 cc, tre cilindri, 87,5 kW (119 CV) a 10.000 giri/min, l’Imu a sei assi derivato dalla R1, frizione antisaltellamento, in bagno d’olio, dischi multipli, regalano per una esperienza di guida da vera sportiva. Forcella Kayaba a steli rovesciati e doppio disco da 298 mm con pinze radiali anteriori, forcella bibraccio con leveraggi progressivi e disco singolo da 245 mm al posteriore e il manubrio da stradale senza compromessi racchiudono l’essenza di una moto che regala emozioni ad ogni staccata.
Cambia la posizione di guida, oggi, protesa in avanti, mentre le pedane in alluminio sono regolabili. Le nuove tecnologie della casa del diapason, come il cambio elettronico quick shift di terza generazione consentono di scalare senza usare la frizione. I cerchi in lega leggera per aumentare la stabilità oltre l’estetica migliorano le reazioni in curva. Grazie al Ride control sono possibili cinque modalità di guida, tre preimpostate: sport, street e rain, e due scelte dal pilota.
I comandi al manubrio semplificano la navigazione all’interno del menù digitale. Di base la XSR900 GP è disponibile in due colori: legend red e power grey a partire da Aprile 2024, al prezzo di euro 13.499, disponibile anche nella versione depotenziata. Al Motor Show di Osaka è stata svelata una versione che ha lasciato tutti senza fiato. Date una occhiata al video del canale YouTube Motorcycle Trend in cui spicca il nuovo body kit Y’s Gear. Lo stile della RD500 è tornato per far sognare gli appassionati.
La Yamaha ha proposto diverse livree personalizzate, tra cui la XR9 Carbona. Il rimando all’epoca d’oro dei motori è evidente. Si tratta di un salto indietro nel tempo con livree invecchiate benissimo. I motocilisti degli anni ’80 avranno, sicuramente, apprezzato questa operazione nostalgia della casa giapponese.
Cosa guida Valentino Rossi lontano dalle piste? Un modello che riflette il suo lato più…
Gli accessori per motociclisti più utilizzati in Italia riflettono un mix di sicurezza, comfort e…
Yamaha T-Max e Honda SH si contendono il mercato degli scooter, ma qual è il…
Matteo Salvini e la passione che non ha mai nascosto al pubblico: un lato meno…
Le novità di EICMA 2024 celebrano il meglio del motociclismo: modelli iconici, innovazioni elettriche e…
Un viaggio nei record di Marc Marquez in MotoGP, dalle sue vittorie ai primati che…