La Jordan è stato un team storico in F1, che è sparito ormai da quasi un ventennio. Ecco chi l’ha rimpiazzata e quanto la pagò.
Oggi vi parleremo di un vero e proprio pezzo di storia della F1, che purtroppo da quasi 20 anni non fa più parte del Circus. Stiamo parlando della Jordan Grand Prix, che corse dal 1991 al 2005 disputando la bellezza di 250 gare. Nel corso della sua prima stagione, fu il team che portò al debutto Michael Schumacher, in sostituzione, al GP del Belgio, del titolare Bertrand Gachot, arrestato per una lite con un tassista.
Alla fine degli anni Novanta, la Jordan ebbe il suo momento d’oro, vincendo ben tre gare. La prima vittoria arrivò al GP del Belgio del 1998, con Damon Hill al top davanti a Ralf Schumacher. Il 1999 fu l’anno migliore in assoluto, con Heinz-Harald Frentzen che si impose in Francia ed a Monza. Con gli anni Duemila, nonostante una quarta ed ultima vittoria, la situazione economia del grande Eddie, che l’aveva fondata dandogli il suo nome, si aggravò, e fu costretto ad una vendita da record. Ecco tutti i dettagli.
Jordan, tutti i dettagli sulla cessione
Gli ultimi anni della Jordan in F1 la videro perdere gradualmente competitività, e dopo lo strepitoso quanto rocambolesco successo di Giancarlo Fisichella ottenuto nel 2003 in Brasile, gli arrivi a punti furono delle vere e proprie chimere. L’ultimo podio arrivò nel 2005 con Tiago Monteiro, terzo nel Gran Premio degli USA ad Indianapolis, nella famosa gara con sole 6 vetture al via per via del ritiro volontario delle auto gommate dalla Michelin.
A quel punto però, la vendita del team era già stata decisa, portando alla conclusione di una pagina di storia della massima formula. All’inizio del 2005, la Jordan fu venduta per 60 milioni di dollari al gruppo di investitori del Midland Group, guidati dal miliardario canadese di origini russe Alex Shnaider. Si trattò di un gran dispiacere per i tifosi, dal momento che, nello stesso anno, scomparve anche la Minardi, venduta alla Red Bull e ribattezzata Toro Rosso.
La storia dei team che hanno succeduto la Jordan non è stata di certo serena, soprattutto nei primi anni. La Midland corse solamente nel 2006 e senza mai arrivare a punti, con Monteiro e Christijan Albers al volante. Nel 2007 fu venduta alla Skyper, che poi, dopo una sola stagione avara di risultati, vendette tutto alla Force India, capitanta dal ricchissimo Vijai Mallya.
Con lui al timone, l’ormai ex Jordan trovò una certa stabilità, con il debutto che avvenne nel 2008 con motori Ferrari. Per la stagione successiva si passò ai Mercedes, con Giancarlo Fisichella che fece la pole position al GP del Belgio, chiudendo poi la gara al secondo posto. Si trattò del primo podio in assoluto di questa squadra, che si è chiamata così sino al termine del 2018.
In quel momento, ad acquistarla fu Lawrence Stroll, che la trasformò in Racing Point, denominazione mantenuta per sole due stagioni. Dal 2021, infatti, quella che era la Jordan si è trasformata in Aston Martin, che attualmente schiera Fernando Alonso e Lance Stroll. Nel 2026 inizierà a montare le power unit Honda, con tante intenzioni di fare bene.