ll campionato del mondo di Motocross, meglio come conosciuto con l’abbreviazione MXGP, mette in primo piano la sfida tra tantissimi marchi di prestigio.
I duelli tra top brand non corrono solo sull’asfalto, nelle classi regine SBK e MotoGP, ma fanno anche salti sullo sterrato ai limiti delle leggi della fisica. Il massimo campionato di Motocross a livello internazionale è stato promosso nel lontano 1957 dalla FIM. Oggi è diviso in due classi, MXGP e MX2, che trasmettono una adrenalina, forse, addirittura superiore ai testa ai testa tra i centauri del Motomondiale.
A livello italiano le sfide non hanno lo stesso seguito della MotoGP. Si tratta di campionati composti da meno appuntamenti. Ad avvicinare i due mondi, dal 2023, è la struttura del weekend. In entrambi i casi consta di due gare. La durata delle sfide in MXGP è di 30 minuti più due giri. In MotoGP, invece, sono organizzate delle Sprint Race più le tradizionali battaglie domenicali.
Il sistema di punteggio è sempre quello, ovvero vince il Mondiale il pilota con il maggior numero di punti, sommando i risultati di Gara-1 e Gara-2. In caso di parità, viene privilegiato colui il quale ha ottenuto il miglior piazzamento in Gara-2. Per una vita nel Motocross si sono sfidati centauri su moto 250 cm³ e, in seguito, nel 1975 venne aggiunta anche la classe 125 cm³.
Con lo sviluppo tecnologico delle case produttrici sono stati introdotti, 20 anni fa, nuovi motori a quattro tempi e, proprio come nel Motomondiale, sono state create 3 classi: MX1, MX2 e MX3, in ordine decrescente di cilindrata. La MX1 divenne la top class dove i duelli avvenivano su moto con motori a due tempi fino a 250 cm³ e a quattro tempi fino a 450 cm³. Dieci anni fa venne tolta di mezzo la classe MX3 e arrivò la denominazione MXGP. Nella classe cadetta, invece, le moto hanno motori a due tempi fino a 125 cm³ e motori a quattro tempi fino a 250 cm³.
Nel campionato vi sono le categorie Europeo ovvero le moto 250cm³ della squadre che partecipano a tutte le corse organizzate in Europa sempre da MXGP. Inoltre, vi è la categoria 125cm³ due tempi che è organizzata nello stesso modo della categoria 250 cm³. Le corse di queste tre categorie vengono svolte, rispettivamente, una al sabato pomeriggio e l’altra alla domenica. Nelle sfide sullo sterrato è previsto un numero massimo di 40 rider.
I piloti devono avere un’età minima di 16 anni e devono disporre di una apposita licenza. Le motociclette hanno una cilindrata massima di 250 cm³ per i motori a due tempi, come anticipato, e di 450 cm³ per i motori a quattro tempi. Ciascun centauro può usare due moto ad ogni sfida, scegliendo quella da utilizzare nel termine di 10 minuti prima dello start della corsa.
Negli ultimi 10 anni hanno dominato, per quanto riguarda i titoli vinti, la casa austriaca KTM e quella svedese Husqvarna. I due brand, tra l’altro, rientrano nello stesso Gruppo Pierer Mobility. La casa di Mattighofen ha trovato in Tony Cairoli, per una vita, il suo alfiere di punta. Le produzioni giapponesi (Kawasaki, Honda e Yamaha) sono di alto profilo, a differenza della MotoGP che, attualmente, vede i costruttori nipponici in atroci difficoltà rispetto ai competitor europei. L’ingresso tra i big del Fantic Factory Racing MXGP, con Glenn Coldenhoff e Roan Van De Moosdijk come protagonisti, ha acceso nel 2024 ancor più la sfida.
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