Il campionato 2024 non è cominciato nei migliori dei modi per Marc Marquez. Il successo di Martin, in Portogallo, ha decretato un altro pesante dato per l’ex Honda.
In casa Honda, per anni, tutto è ruotato intorno alla figura di Marc Marquez. I suoi record sono stati superiori a quelli dell’epoca d’oro targata Valentino Rossi. Lo spagnolo era arrivato al momento giusto in HRC, sfruttando l’addio a sorpresa dalle corse di Casey Stoner. Il numero 93 si è saputo imporre sin dal primo anno, piegando la resistenza di avversari molti più esperti.
La crescita del Cabroncito venne arrestata, esclusivamente, dal successo di Jorge Lorenzo in un 2015 in un campionato ricco di polemiche. Rispose colpo su colpo negli anni successivi, dimostrando una maturità unica. Un altro pilota sarebbe uscito distrutto dal confronto mediatico con Valentino Rossi. Marc, invece, conquistò altri 4 mondiali in top class, mettendosi alle spalle tutti. La Ducati dei tempi non era ancora quel bolide universale in grado di vincere su tutti i tracciati.
La Rossa è cresciuta in modo esponenziale con l’esperienza di Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso. I due rider hanno contribuito alla creazione di Desmosedici sempre più performanti. Pecco Bagnaia, dopo gli anni in Pramac, è arrivato al momento giusto nel team factory.
Avrebbe già potuto giocarsela sino in fondo nel 2021, ma commise troppi errori. Le cadute non sono mancate nemmeno negli ultimi due campionati, ma complice una Yamaha di scarso livello nella seconda metà di stagione 2022, ha sconfitto Fabio Quartararo.
Nel 2023, invece, l’unico avversario è stato il giovane Jorge Martin. Quest’ultimo è stato caparbio nella rimonta, tuttavia gli è mancato il colpo decisivo nel finale.
Pecco Bagnaia sembrava, definitivamente, maturato e l’inizio di annata aveva certificato una gestione del mezzo perfetta in Qatar. La Desmosedici è diventata una moto da sogno in qualsiasi condizione. Non a caso Marc Marquez ha rinunciato a svariati milioni per saltare in sella ad una Ducati. La GP23, per sua sfortuna, ha accusato un pesante gap rispetto alle GP24.
Lo spagnolo non è arrivato in Italia per qualche sporadico podio. Il suo obiettivo era quello di conquistare successi e giocarsi mondiali. Da oltre due anni non calca il primo gradino del podio. Per un talento in grado di segnare numerosi primati in MotoGP si è trattato di un amaro risveglio nel 2024. Dovrebbe sfruttare la prima parte di stagione per issarsi al vertice, ma per ora non è andato oltre una seconda posizione nella Sprint Race in Portogallo.
Ha totalizzato 27 punti totali, accusando già un pesante gap dal leader Martin. Nella seconda parte di campionati con gli aggiornamenti che arriveranno sulla GP24, per il Cabroncito sarà ancora più difficile tenere il passo dell’alfiere del team Pramac e dei rider del team factory. Un suo vecchio primato, ottenuto insieme a Pedrosa, è crollato proprio con il trionfo di Martinator in Portogallo. Sono già scoppiate le polemiche tra Bagnaia e Marquez.
La Honda era riuscita in un ciclo di 10 successi consecutivi nell’era MotoGP. La Ducati è salita ad 11, grazie alle vittorie ottenute da Martin (4), Bagnaia (3), Zarco (1), Bezzecchi (1), Bastianini e Di Giannantonio (1). Il campionato 2024 ha messo in primo piano la supremazia della GP24 con Bagnaia in Qatar e Martin in Portogallo al top, ma in pista vi sono ben 8 Desmosedici.
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