La MotoGP ci ha messo di fronte a tantissimi talenti, ed oggi vi parleremo di uno dei più amati. Ecco di chi si tratta.
Sappiamo bene come la MotoGP sia la massima espressione in termini di competizione su due ruote, sia in termini di talento dei rider coinvolti che per quanto riguarda le prestazioni delle moto. La top class regala ogni anno battaglie mozzafiato, anche se al giorno d’oggi vive un periodo di calo dell’appeal, a causa del ritiro dei tanti campioni del passato e di una superiorità sin troppo marcata da parte della Ducati.
Il calo più notevole è avvenuto al termine del 2021, quando Valentino Rossi ha deciso di dire addio alla MotoGP. Tuttavia, anche il ritiro di campioni come Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Casey Stoner ha avuto un grande impatto, ed oggi vi parleremo proprio di uno di questi grandissimi campioni. La sua carriera è stata a dir poco eccezionale, anche se è mancata la ciliegina sulla torta, se così la possiamo definire.
Tra i più grandi talenti che la MotoGP ha avuto modo di vedere all’opera, occupa un posto di rilievo il grande Dani Pedrosa, nato a Sabadell il 29 di settembre del 1985. Il suo talento esplose sin dalla tenera età, e si fece notare a partire dal 1998 per via dei grandi risultati che ottenne nelle minimoto, diventando poi vice-campione del torneo nazionale spagnolo nel 1999. Nel 2000 vinse poi il campionato monomarca, riservato a chi correva sulle moto Honda, con la casa giapponese che decise di puntare su di lui.
Nel 2001 arriva la grande occasione, vale a dire il debutto nel Motomondiale, partendo dalla classe più piccola, la 125. Dopo due ottime stagioni, divenne campione del mondo nel 2003, nonostante un grave infortunio alle caviglie, che mise in pericolo la sua carriera. Con quel mondiale il mondo scoprì definitivamente il suo talento, ed era ormai arrivato il momento giusto per passare alla Classe 250.
Qui divenne campione del mondo al primo tentativo su una Honda RS 250 R, diventando il primo pilota a vincere il titolo per due anni consecutive nelle classi 125 e 250, per poi ripetersi nella categoria di mezzo anche nel 2005. A quel punto, era chiaro che il suo talento fosse sufficiente per passare in MotoGP, con il team ufficiale Honda che lo affiancò a Nicky Hayden. Alla quarta gara in top class, in Cina, ottenne il primo successo, ripetendosi anche a Donington Park.
Purtroppo, e questo è un grande rimpianto, Pedrosa non riuscì mai a portare a casa il titolo della top class, chiudendo secondo nel 2007, nel 2010 e nel 2012, ma vista la sua piccola statura, ciò che riuscì ad ottenere in sella alle moto più potenti del mondo resta incredibile. Il suo ritiro avvenne alla fine del 2018, dopo 13 stagioni come pilota ufficiale Honda. Oggi è un tester della KTM, ed ogni tanto disputa qualche gara come Wild Card. Lo scorso anno, in quel di Misano, ha fatto vedere ciò che vale ancora oggi, ottenendo un pazzesco quarto posto davanti ai suoi compagni di squadra.
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