La stagione di MotoGP targata 2024 è iniziata al meglio per la KTM, che vuole aggredire la Ducati. Vediamo come faranno.
Chi si aspettava una stagione di MotoGP targata 2024 in cui la Ducati avrebbe rifilato distacchi abissali a tutti deve ricredersi, anche se le prime due vittorie sono comunque andate alla casa di Borgo Panigale. In Qatar si è imposto Pecco Bagnaia, che ha poi ceduto il passo ad Jorge Martin in quel del GP del Portogallo. Tuttavia, dopo quanto si era visto ai test, si pensava che la Desmosedici GP24 potesse avere un margine ben più elevato, ed invece gli altri sono cresciuti.
La conferma ci arriva dal successo di Maverick Vinales con l’Aprilia nella Sprint Race di Portimao, ma anche dal netto step in avanti fatto dalla KTM che ha sempre chiuso a podio. Brad Binder è stato perfetto a Losail, chiudendo in seconda posizione dopo aver tenuto un ritmo tutto sommato simile a Bagnaia, che ha fatto la differenza al via riuscendo a mettersi davanti, per poi risultare inattaccabile.
A Portimao è avvenuto quello che tutti aspettavano, vale a dire il primo podio in MotoGP di Pedro Acosta, fantastico sulla KTM privata della GasGas. Va detto che la caduta all’ultimo giro di Vinales lo ha agevolato, ma il baby fenomeno ha fatto qualcosa di eccezionale, con i sorpassi su Bagnaia e Marc Marquez che sono da cineteca. Con queste premesse, la KTM potrebbe davvero dire la sua in chiave futura, nella speranza di avvicinare sempre di più la casa di Borgo Panigale e di tentare un assalto.
La MotoGP vive sotto il dominio delle case europee, e con Yamaha ed Honda che arrancano, Aprilia e KTM sono l’unica speranza di vedere uno spettacolo diverso dalla parata Ducati. Ebbene, la casa di Mattighofen sta facendo dei passi da gigante, e può contare su un gran talento come quello di Brad Binder, pilota molto solido e che ogni anno fa vedere qualche step in più. La moto è cresciuta e Francesco Guidotti sta facendo un lavoro eccezionale, costruendo un team che sta salendo di livello in maniera costante.
Se proprio vogliamo trovare un punto debole, quello è proprio Jack Miller, che assume sempre più le sembianze di un ex pilota. A meno di miracoli, l’australiano dovrà lasciare la sua sella a Pedro Acosta in chiave 2025, soprattutto vedendo le performance del fenomeno iberico. Che quest’ultimo fosse un talento clamoroso lo sapevano tutti, ma che si potesse adattare con tale facilità alla MotoGP non poteva prevederlo nessuno, bastonando già i piloti ufficiali di casa KTM.
Due podi in due gare sono un ottimo bottino per la KTM, squadra che ci ha sempre abituato a salire di livello durante la stagione, con sviluppi ed una comprensione della moto di primo livello. L’attacco alla Ducati è ancora all’inizio, ma ci sono tutte le carte in regola per far bene. Ed il fattore Acosta non può che incidere in maniera del tutto positiva.
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