Cambiamento epocale nelle strade italiane. I rischi di multe salatissime aumentano a dismisura. Ecco tutti i dettagli
Il 27 marzo 2024 rischia di diventare una giornata storica. Sarà infatti ricordata come una giornata di grande cambiamento per le strade italiane. Un cambiamento quasi epocale. Ci si appresta, infatti, a rivoluzionare tutto. La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge riguardante la riforma del Codice della Strada, portando alla luce importanti novità che erano già state precedentemente discusse e volute dal Governo.
In particolare le ha volute il ministro Matteo Salvini. Si tratta di un provvedimento che era stato già approvato dal Consiglio dei Ministri a settembre e che ha ottenuto il favore di Fratelli d’Italia, della Lega e di Forza Italia; hanno votato contro invece Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e in generale la sinistra. Prima di entrare in vigore, però, dovrà passare anche dal Senato per ottenere l’approvazione definitiva.
Il disegno di legge si compone sostanzialmente di due parti. La prima parte è sulle modifiche all’attuale Codice della Strada, che è stato approvato nel 1992 e successivamente già modificato diverse volte.
La seconda parte è invece su una nuova legge delega, che attribuisce al governo la possibilità di riorganizzare le norme sulla motorizzazione e la circolazione stradale attraverso dei decreti legislativi. La legge delega è un tipo di legge con cui il parlamento affida al governo la funzione legislativa su una determinata materia.
Tuttavia, questa riforma ha ricevuto diverse critiche da parte di molte associazioni per la sicurezza stradale, che sostengono avvantaggerebbe solo gli automobilisti, a discapito degli utenti della strada più deboli, come i pedoni o i ciclisti, che necessitano di maggiore cura. Inoltre, si contesta l’efficacia della riforma per contrastare una delle principali cause degli incidenti: l’eccessiva velocità delle auto.
Nuovo Codice della Strada: cosa cambia
Tra le principali novità c’è certamente l’incremento delle sanzioni, soprattutto per la guida in stato di ebbrezza. Anche chi guida sotto l’effetto di stupefacenti sarà pesantemente punito, così come chi usa il cellulare alla guida. Tuttavia, per quanto riguarda i limiti, viene solamente aumentato l’importo delle contravvenzioni, senza cambiarli. Soprattutto ci sarà la recidiva: se si superano i limiti due volte nello stesso anno, la multa sarà più salata.
Un altro cambiamento significativo riguarda l’eliminazione delle “case avanzate”. Negli incroci regolati dai semafori c’erano finora spazi riservati ai ciclisti, che saranno invece sostituiti da “zone di attestamento ciclabile” solo sulle strade con limite di velocità a 50 km/h e con presenza di una pista ciclabile. Inoltre, vengono introdotti nuovi obblighi e sanzioni per i conducenti, tra cui la distanza minima di 1,5 metri da tenere durante il sorpasso delle biciclette e l’obbligo per i monopattini di essere dotati di targa, casco e assicurazione.
Per quanto riguarda le moto, le novità principali riguardano il fatto che ora anche i motocicli 125 potranno girare in autostrada, se guidati da un maggiorenne. Inoltre, i motoveicoli potranno trainare rimorchi a due ruote, se rispettano i parametri previsti. I cambiamenti sono tanti e significativi ed entreranno in vigore entro la fine di giugno, a patto che la legge passi al Senato con approvazione definitiva.