Ad essere complesse non sono solo le vetture di Formula 1, ma anche tutte le norme che amministrano il circus. Ecco quella che disciplina il peso dei piloti.
Avrete assistito decine di volte alla scena, post gara, dei piloti alla pesa. Storicamente, dopo la tensione della corsa, vi sono stati confronti piuttosto accesi tra i piloti. Prima di salire sul podio o ritirarsi nei propri box per un break prima delle interviste i piloti sono costretti ad affrontare il test bilancia con tutto l’attrezzatura che hanno usato per la gara.
Nel circus attuale non sono più comuni le squalifiche post gara per delle irregolarità. L’ultima, più nota delle ultime stagioni, ha riguardato l’ex driver dell’Aston Martin Sebastian Vettel. Quest’ultimo, nel 2021, si ritrovò in bagarre per la vittoria con Esteban Ocon in un caotico Gran Premio D’Ungheria. In un’annata dominata da Max Verstappen e Lewis Hamilton, il quattro volte iridato sfoderò una prestazione maiuscola all’Hungaroring, tuttavia venne squalificato per una carenza di carburante all’interno della sua wing car britannico.
Questo esempio sta a simboleggiare quanto tutto sia misurato al millimetro in Formula 1. I piloti, durante una gara, devono affrontare sforzi clamorosi. Oggi i driver sono degli atleti a tutti gli effetti. Sono finiti i tempi in cui si fumava e si beveva prima e dopo un appuntamento del mondiale. I campioni che hanno rivoluzionato il modo di concepire la Formula 1 sono stati Ayrton Senna e Michael Schumacher. Sono stati i primi ad allenarsi duramente in modo da affrontare con estrema dedizione gli impegni nell’abitacolo.
Le auto di F1 moderne sono diventate ancor più rapide rispetto a quelle degli anni ’80 e ’90. I cavalieri del rischio devono affrontare circuiti sempre più veloci con monoposto che sottopongono il fisico ad uno stress impressionante, specialmente nella zona cervicale. Alcuni round, come quello di Singapore, rappresentano uno sforzo immenso sul piano fisico a causa del caldo e degli elevati tassi di umidità. Tutto deve essere studiato con anticipo, grazie all’ausilio di personal trainer e nutrizionisti.
L’importanza del peso in F1
I piloti non possono sgarrare troppo. Devono condurre una vita sana, fatta di allenamenti e di una alimentazione precisa. Mangiano cibi leggeri e possono prendersi una pausa invernale breve dall’intensa vita in palestra e nel box. Alla fine delle sessioni ufficiali, ovvero qualifiche e gara, i driver devono sottoporsi alla prova della bilancia. Se qualcuno dovesse rifiutarsi sarebbe immediatamente squalificato.
I piloti sono pesati per analizzare, in principio, quanti kg si perdono in ciascun round. Se c’è una differenza troppo ampia con le fasi precedenti all’appuntamento, vengono mandati al centro medico per dei controlli immediati.
Lo sforzo in pista può essere notevole e, in alcuni round, si perdono svariati kg. Per rendere possibile un pieno rispetto del regolamento tecnico, i driver si sottopongono alla misurazione subito dopo essere usciti dall’abitacolo. Ecco chi sono i pay driver del circus.
Il pilota, quindi, deve indossare il casco, la tuta, i guanti e le scarpe. Le norme non prevedono deroghe. Vanno rispettate in modo preciso anche perché i rischi connessi alla salute sono numerosi. Vi sono stati casi eclatanti, come Mansell a Dallas nel 1984, con svenimenti in diretta TV per il troppo caldo e lo sforzo di portare la vettura al traguardo. Oggi c’è il serio rischio di perdere anche 4 kg in una singolo weekend, soprattutto se si tratta di SR + GP, ma la sicurezza ha fatto tanti progressi per evitare drammi in pista.