Max Verstappen ha avuto diversi problemi a Melbourne, ed ora emergono preoccupazioni per Suzuka. Ecco tutti i dettagli in merito.
Trascorsa una settimana dal Gran Premio d’Australia, nel quale Max Verstappen è stato costretto al ritiro per un guasto all’impianto frenante, in casa Red Bull si pensa al futuro. L’olandese ha 4 punti di vantaggio su Charles Leclerc nel mondiale piloti, con la Ferrari che ha il medesimo ritardo anche tra i costruttori dopo la vittoria di Carlos Sainz nello scenario di Melbourne. In pochi avrebbero potuto prevedere un gap così ridotto dopo tre gare, e sognare non costa nulla.
Non ci sono dubbi sul fatto che la SF-24 abbia fatto un salto di qualità enorme rispetto allo scorso anno, e ad Imola sono attesi sviluppi che cambieranno drasticamente le forme della monoposto. Di certo, la Red Bull non starà a guardare, ma per Verstappen c’è anche un altro tema delicato da affrontare. Ecco perché potrebbe rischiare presto una penalità in griglia.
Il fine settimana di Melbourne è stato più travagliato del solito per Max Verstappen, che tralasciando la strepitosa pole position del sabato, ha fatto fatica per tutta la durata del week-end. I guai sono iniziati nelle seconde libere, quando ha urtato duramente un cordolo, andando così a costringere i meccanici della Red Bull ad un lungo intervento sulla sua monoposto, in modo da ripristinarne il corretto funzionamento.
L’escursione ha causato alcuni danni, portando alla sostituzione di parecchi elementi della power unit, che come sappiamo, sono contingentati per motivi di regolamento. In particolare, la RB20 del campione del mondo è stata dotata di un nuovo motore a combustione interna, oltre che di un nuovo turbocompressore, di nuovi MGU-H ed MGU-K e del nuovo sistema di scarico. Per quanto riguarda gli scarichi, l’olandese è già alla terza specifica stagionale.
Nel caso di nuovi problemi in Giappone, Verstappen potrebbe già andare in penalità, anche se questa ipotesi sembra, per il momento, poter essere scongiurata. Tuttavia, il calendario è composto da ben 24 gare (adesso ne mancano 21), alle quali vanno aggiunte le 6 Sprint Race, con la prima prevista in Cina tra qualche settimana. Aver sostituito già così tanti componenti potrebbe non essere ottimale, anche se la superiorità della RB20 dovrebbe essere una garanzia.
La monoposto di Adrian Newey è estrema in ogni suo aspetto, e quello dell’affidabilità è stato un tema caldo sin dalla sua presentazione. La gara di Suzuka sarà da seguire sotto questo aspetto, visto che si tratta di una pista molto difficile e tecnica, che mette a dura prova le componenti, anche se non sono attese temperature troppo elevate.
Per quanto riguarda la performance, ci aspettiamo una Red Bull nuovamente al top, sui livelli di Sakhir e Jeddah, se non ulteriormente più competitiva. Il layout di Suzuka è, sulla carta, perfetto per questa monoposto, che è quella che alterna al miglior carico aerodinamico della griglia anche la maggiore efficienza. Tra pochi giorni avremo due importanti risposte, una sul fronte delle performance ed un’altra relativa all’affidabilità.
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