Per coloro che hanno desiderato vivere l’ebrezza della velocità in sella ad una Ducati c’è una offerta sensazionale. Ecco a quanto ammonta la V4 Panigale.
I bolidi guidati dal bicampione del mondo della SBK, Alvaro Bautista, e da Nicolò Bulega, campione del mondo della Supersport 2023, rappresentano il non plus ultra delle moto di serie della casa di Borgo Panigale. I centauri del team Aruba hanno delle specifiche proprie per la pista, tuttavia la base di partenza è una magnifica Ducati V4 Panigale.
Si tratta del punto di riferimento in pista da oltre due anni. Per celebrare i successi del brand emiliano, facente parte dell’universo VW, hanno lanciato diverse edizioni speciali. Oggi vi parleremo di un affare che è stato rilasciato in occasione dei test invernali di una stagione fa. Non a caso la livrea in stile “Winter test”, richiama allo stile grezzo racing del modello del top di gamma. Già la versione V4 S della Panigale rappresenta il non plus ultra, ma i tecnici della casa bolognese si sono superati. Anche in MotoGP sono al top.
La Panigale V4 SP2 sembra uscita da una pista di Superbike, ma presenta targa e frecce per girare tra le strade di tutti i giorni. Il concetto di Sport Production, sigla che rimarca specifiche tecniche di alto profilo, hanno colto l’eredita della model year 2022 della V4 S. Anno dopo anno il reparto Ducati Corse migliora i propri prodotti con moto estreme. Si tratta, infatti, di bolidi in fibra di carbonio in cui spicca il tricolore per mostrare l’italianità del progetto.
La “Winter test”, con base nero opaco, serbatoio in alluminio spazzolato a vista, dettagli a contrasto in rosso e scritte in bianco sono il massimo. La nuova Panigale V4 SP2 si distingue per alcuni elementi unici. La sella modificata, le pedane Rizoma regolabili e la piastra di sterzo ricavata dal pieno, con un elemento distintivo unico. Sotto al serbatoio spicca un quattro cilindri a V da 1.103 cc con 215,5 cavalli a 3.000 giri/min.
Sulla V4 Panigale SP2 è di serie una trasmissione finale alleggerita con catena 520 e la frizione a secco Stm-Evo Sbk. Ciascun componente è pensato per raggiungere le massime performance. E’ disponibile anche uno scarico completo Akrapovic in titanio con silenziatori alti, omologato solo per la pista, che abbassa il peso complessivo di 5 kg e alza la potenza massima a 228 cavalli. Per coloro che non si accontentano della versione base è un must have.
Il telaio è un front frame in alluminio con il Desmosedici stradale come elemento stressato, pivot del forcellone riposizionato per aumentare nei tratti misti il piacere di guida, ammortizzatore Öhlins Ttx36 e gestione elettronica delle sospensioni con sistema Smart EC 2.0. Prevista una forcella pressurizzata Öhlins Npx25/30 e un sistema frenate costituito da pinze Brembo Stylema E, una pompa Mcs e il dispositivo di remote adjuster sulla leva anteriore per regolare la distanza in movimento con la mano sinistra.
Sembra, veramente, di guidare una moto da pista. La SP2 ha confermato la versione S con quattro modalità di guida e gestione della trazione, freno motore, sliding control e anti impennata. Di serie c’è anche il modulo Gps con funzione Lap Time automatico e il Ducati Data Analyzer che registra i tempi. Per 39.500 euro vi sentirete come i centauri delle squadre Ducati in SBK.
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