La Honda vuole tornare a fare la voce grossa sul mercato con una novità che ha lasciato i puristi senza parole. Ecco cosa si sono inventati.
La casa di Tokyo è nota nel mondo per l’affidabilità delle sue moto di punta. Non si erano mai avute così tante novità, come negli ultimi anni, che hanno allargato a dismisura la gamma. Oramai un centauro ha l’imbarazzo della scelta, potendo spaziare dagli scooter sino alle sontuose moto stradali. In Honda hanno deciso di lanciare una nuova quattro-in-linea di media cilindrata con una soluzione clamorosa.
Rispetto al modello precedente, la naked CB650R presenta un telaio a doppio trave in acciaio, così come il forcellone in alluminio dalle forme sportive e la forcella Showa Big Piston SFF-BP da 41mm non regolabile e con 120 mm di escursione. Confermato il tradizionale pro-link di Honda, regolabile nel solo precarico. Sul piano estetico vi sono dei dettagli innovativi che hanno svecchiato la naked.
Il motore 4 cilindri in linea da 649 cc presenta 16 valvole e doppio albero a camme in testa, con una iniezione elettronica PGM-FI da sogno. L’interasse è di 1.450 mm e il peso in ordine di marcia si attesta a 207 kg.
L’impianto frenante è a doppio disco anteriore da 310 mm con pinze radiali a quattro pistoncini e un singolo posteriore da 240 mm e pinza a pistoncino singolo, la più classica delle configurazioni, associate a cerchi in lega di alluminio da 17″ con gomme 120/70 davanti e 180/55 al posteriore.
Il piacere di guida è estremo e poi scopriremo perché diverso. Sono stati annunciati 95 CV di potenza massima al regime di 12.000 g/min, per una coppia di 63 Nm a 9.500 g/min. Nel caso in cui possediate una patente A2 la potenza può essere abbassata sino a 48 CV e 43 Nm di coppia. Il nuovo impianto di scarico rispetta le norme anti inquinamento Euro5+.
Rispetto alla vecchia generazione questa moto è di un altro pianeta. La Honda, infatti, ha promosso l’ingegnoso sistema E-Clutch. Il nome esteso sarebbe Electronic Clutch e si sostanzierebbe in un sistema di controllo elettronico della frizione, che permette anche a coloro che non sono degli assi alla guida di godere dell’esperienza in sella alla CB650R.
C’è sempre il cambio a pedale, ma la frizione non si abbassa più con il classico gesto sul manubrio. Non c’è nemmeno bisogno di tirare la leva con la mano nemmeno quando si parte. Si tratta di un mondo completamente inesplorato per tantissimi centauri. La soluzione rappresenterà una novità importante per i più giovani, ma anche per coloro che hanno esperienza.
Il software di controllo creato da Honda risulta perfetto per il traffico. Per coloro che hanno la curiosità di provarlo, la possibilità di recarvi in una concessionaria potrebbe sciogliere le vostre perplessità.
La frizione è amministrata attraverso un’unità attuatrice, simile a quelle usate nei cambi Dual Clutch Honda – alloggiata all’interno del coperchio destro del carter motore. Il peso totale del sistema è di soli 2 kg. La soluzione è presente anche sulla stradale CBR650R. Date una occhiata alla risposta Yamaha.
Il nuovo schermo TFT a colori da 5” è ideale in qualsiasi condizione di luce ed è disposto della connettività per smartphone Honda RoadSync, manovrabile con un cursore a quattro direzioni, che ora garantisce la navigazione a frecce turn-by-turn sul display oltre alle altre funzioni solite. I consumi sono molto efficienti, pari a 20,4 km/l nel ciclo medio WMTC, e garantiscono un’autonomia di oltre 300 km sfruttando il serbatoio da 15,4 litri di capacità. L’omologazione è ora Euro5+.
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