La Haas non ha ottenuto risultati in linea con le proprie ambizioni nel corso della sua breve storia, ma ha lasciato tanti fan a bocca aperta per svariati motivi.
La Scuderia statunitense di Formula 1 con sede a Banbury, nel Regno Unito, di proprietà della Haas Automation ha debuttato nel 2016. Dal 2023 ha assunto il nome di MoneyGram Haas F1 Team per motivi di sponsorizzazione. Ha attraversato grandi problemi economici, essendo costretta nel 2021 a promuovere 2 rookie per rimanere a galla nella complicata situazione post pandemica.
La squadra è stata lanciata in F1 da Gene Haas, già cofondatore della scuderia del campionato NASCAR Stewart-Haas Racing, anch’essa con sede a Kannapolis. Il legame stretto con la Scuderia Ferrari ha portato, in una prima fase, a rendere appetibili i due sedili della squadra. La prima vettura della storia del team si chiamava VF-16. Venne svelata il 21 febbraio 2016 ed esordì nel Gran Premio d’Australia.
Il circus della Formula 1 ha, da sempre, attirato il proprietario del team, affascinato dal progresso tecnologico delle monoposto ibride. Le soluzioni tecniche create in Gran Bretagna hanno avuto delle ricadute commerciali importanti in America. Affidabilità, innovazione e un manager motivatissimo come Steiner hanno funzionato a lungo. Dopo aver debuttato in pista a bordo di vettura discreta, Grosjean venne confermato, avendo portato a casa 29 punti. Il suo teammate messicano, Gutierrez, non aveva collezionato nemmeno un punto.
Nel 2017 venne ingaggiato Kevin Magnussen e i risultati migliorarono. Venne confermato l’ottavo posto in graduatoria costruttori ma entrambi marcarono punti. Nel 2018, con PU Ferrari 062 EVO, la VF-18 collezionò 93 punti, sfiorando il podio e conquistando il quinto posto in classifica costruttori. Per essere una squadra nuova con motore Ferrari fu un risultato clamoroso.
In seguito la crescita del team americano si è arrestata. I colori delle macchine di Haas Automation: grigio scuro, grigio chiaro e rosso lasciarono il passo ad una livrea filorussa con l’arrivo degli sponsor di Nikita Mazepin. Mick Schumacher fece il resto, arricchendo le casse della Haas. La mossa di non sviluppare la monoposto non pagò nel 2021 perché nessuno dei due ebbe la possibilità di marcare punti. Ecco quanti kg si perdono in un GP di F1.
Con l’invasione russa in Ucraina il moscovita venne allontanato. A Mick venne affiancato l’esperto Magnussen. Il ritorno all’ovile del danese ha segnato il declino in F1 del figlio d’arte del Kaiser. Quest’ultimo commise troppi errori, sfasciando diverse monoposto nel tentativo di tenere il passo del teammate. Il tedesco chiuse il 2022 con la metà dei punti del compagno. A quel punto Steiner preferì un usato assicurato come Nico Hulkenberg, autentico asso nel midfield.
Un 2023 con soli 12 punti e il decimo posto finale in graduatoria ha determinato la cacciato del team principal italiano. Il 2024 è cominciato con un netto passo in avanti. Il roster è stato confermato e sono arrivati punti in due occasioni nei primi 3 GP. La strada del team Haas verso i piani alti è ancora molto lunga.
Potrebbero sfruttare la rivoluzione 2026 per scalare le classifiche. Lo sviluppo della prima monoposto, la Haas VF-16, è stato guidato da Rob Taylor, in precedenza capo progettista anche di Red Bull e Jaguar. Dopo il tentativo fallito del Team US F1, l’America è tornata a vantare una squadra in F1.
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