Per i fan della Rossa è in arrivo una mazzata. Si starebbe discutendo, in estrema ratio, di riequilibrare la griglia con una soluzione inedita.
La Formula 1 non è mai stata più sbilanciata di oggi. La Federazione Internazionale dell’Automobile ha deciso di assecondare la nuova proprietà di Liberty Media, creando un sistema che andasse a limitare le spese delle squadre di vertice. Già l’assenza di test in pista ha rappresentato, storicamente, una mazzata. Si è aggiunto anche, dal 2021, il budget cup per ovviare alla crisi economica.
Le nuove regole sulle auto ad effetto suolo, introdotte nel 2022, hanno rappresentato una novità importante per le squadre. In un meccanismo riequilibrativo a fallire sono state tutte le inseguitrici della Red Bull Racing. La squadra con sede a Milton Keynes ha vinto oltre il 90% degli appuntamenti. Salvo le vittorie di Sainz in Inghilterra, Singapore e Australia, le 3 di Leclerc in Bahrain, Melbourne e Austria e il primo trionfo in carriera di Russell in Brasile, hanno sempre e solo vinto, dal 2022 ad oggi, le 2 Red Bull Racing di Perez e Verstappen.
In questo scenario c’è bisogno di intervenire dal 2026 per ovviare alla supremazia di un solo team. I fan sono stanchi di ascoltare ogni domenica l’inno olandese, già conoscendo il risultato finale con largo anticipo. Il doppio ritiro in Australia dell’ex numero 33 della griglia ha regalato un successo a testa a Leclerc e Sainz, tuttavia si è trattata di una condizione eccezionale. Le squadre di vertice non hanno avuto modo di insidiare il dominio tecnico, soprattutto a causa del congelamento delle Power Unit.
Mercedes, Ferrari e Alpine sono rimaste attardate rispetto ad Honda. Le possibilità che dal 2026 le vetture austriache vadano in difficoltà non sono così remote. Senza l’appoggio del costruttore giapponese, impegnato poi con Aston Martin, le migliorie tecniche del telaio a firma Adrian Newey potrebbero non bastare.
Il tecnico inglese, infatti, è anche al centro di voci su un suo possibile passaggio in AM o in Ferrari. La Scuderia italiana ha già attirato l’interesse di Lewis Hamilton e potrebbe rappresentare un appiglio per il progettista inglese. La casa emiliana, però, potrebbe avere un grande problema da gestire.
Ferrari in grave crisi
La squadra italiana, infatti, ha scelto di rinnovare Leclerc a cifre altissime. Inoltre ha ingaggiato Hamilton con un contratto monstre al posto di Sainz dal 2025. Il Presidente John Elkann non aveva idea che nella stanza dei bottoni del circus stessero discutendo della possibilità di includere lo stipendio dei piloti nel budget cap.
Ciò vorrebbe significare erodere gran parte della spesa per pagare i due driver. La RB, invece, e la Mercedes potrebbero risolvere il problema ingaggiando un giovane talento che si accontenterebbe di una cifra più bassa.
Lo scenario per la Rossa si farebbe intricato se passasse la proposta avallata da Gian Carlo Minardi. Quest’ultimo, infatti, in una intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha annunciato: “Per ridare un po’ di equilibrio si dovrebbe comprendere il costo dei piloti dentro il budget cap. Sono elementi fondamentali per la performance, perché tenerli fuori? Infatti se ne sta discutendo per il nuovo Patto della Concordia”. Dal 2026, infatti, tutto andrà rimesso in discussione. Per la Ferrari, però, le premesse non sono le migliori, a dispetto di quello che ha affermato Vasseur.