La casa di Iwata ha puntato ad un nuovo stile per le sue moto stradali e naked. Questo modello vi stupirà per la somiglianza per una icona del passato.
Il listino di un marchio storico come Yamaha dovrebbe camminare sempre su due fronti. Il primo è quello relativo alle innovazioni estreme e l’altro dovrebbe sempre rispecchiare i valori storici. Negli ultimi anni le moto dallo stile vintage si sono ritagliate una buona fetta di mercato. Nostalgia canaglia di un tempo che fu, dove la motocicletta era protagonista della vita di giovani e meno giovani.
I tempi sono cambiati e l’innovazione, l’elettronica e l’elettrico hanno inciso, non poco, sui desideri delle vecchie generazioni, demotivandole all’acquisto di una due ruote 2.0, ma lo zoccolo duro del mercato motociclistico fatto di passione e semplicità è stato premiato con una moto da enduro dal sapore retrò. Nel mercato attuale c’è un bisogno estremo di veicoli che possano far tornare a battere il cuore dei puristi.
Ecco, davanti a quella nostalgia le case produttrici storiche e non hanno colto l’occasione di investire sui ricordi, producendo motocicli dalla tecnologia moderna e dalla indiscutibile affidabilità, strizzando l’occhio al passato. Corsi e ricorsi di colorazioni e modelli presi dai listini del passato e riadattati anche in una chiave ecologica alle esigenza urbane. Ecco l’ultima frontiera della casa di Iwata.
Innovazione non sempre fa rima con progresso. A volte la semplicità è la chiave per raggiungere risultati commerciali inaspettati, potendo abbracciare anche una nuova fetta di mercato. Sulla scia di queste riflessioni nasce anche la nuova WR155R – moto non commercializzata nel nostro Paese – una dual sport per certi versi simile alla WR250F da enduro, già in vendita alle nostre latitudini, ma molto più polivalente. Insomma, una moto moderna, ma simile a quelle del passato per assomigliare all’iconica XT500.
Vi sono motociclette destinate a diventare iconiche per la loro concezione all terrain. La versatilità è un punto di forza di questo nuovo modello Yamaha. Si tratta di una moto tuttofare adatta tanto alla città quanto al fuoristrada che trova nella semplicità delle linee e nel minimalismo le sue carte vincenti: plastiche, raffreddamento a liquido, iniezione, fasatura variabile, tutto moderno e affidabile.
Non solo un look retrò, ma anche un miglioramento delle performance: forcella KYB, ma al posteriore arrivano ammortizzatore e forcellone Scarlet Racing, catena da corsa TK, piastra paramotore YGP, molle frizione BRT, kit acceleratore e gas rapido Daytona, bodykit e sella personalizzati e, tra gli altri, il manubrio Renthal di una Kawasaki KX250.
Una moto costruita sicuramente per durare che convince tanto i neofiti che la vecchia scuola. La volontà della Yamaha è stata chiara sin dalle prime indiscrezioni trapelate sui magazine di settore, ovvero dare al pubblico una moto facile alla guida che non disdegna percorsi anche impegnativi in off-road.
Vale anche per questo piccolo motociclo la filosofia del poco è meglio. La semplicità che piace a quel pubblico che non cerca alte prestazioni o soluzioni elettroniche che impegnano un pomeriggio intero con la testa nel manuale (online).
C’è un desiderio chiaro, girare la chiave e andare in moto per puro divertimento. L’esigenza forse del futuro è quella di tornare al passato con soluzioni semplici di gusto vintage per creare una continuità nella storia meravigliosa che è il motociclismo.
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