Le qualifiche del Gran Premio del Giappone hanno visto ancora protagonista il mattatore di questa annata. La battaglia in Q3 è stata entusiasmante.
Il Gran Premio del Giappone è stato anticipato nel calendario. Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno percorso un totale di 38 giri nelle PL. La pioggia è caduta e ha scombussolato i piani di tutti i team. Il tracciato giapponese è risultato troppo asciutto con gli pneumatici intermedi e poi, nei minuti finali, troppo umido per le mescole morbide.
Già nelle PL Carlos ha messo in mostra un ottimo ritmo, marcando il terzo miglior tempo alle spalle delle due Red Bull Racing, mentre Charles non ha subito trovato il feeling migliore. Il tracciato di Suzuka è tra i più ostici dell’intero calendario. E’ noto per il suo tratto misto e la magnifica curva 130R. Nella giornata di ieri i tecnici Ferrari hanno raccolto tutti i dati in previsione della qualifica. I team non hanno potuto lavorare né in previsione della gara né per centrare il limite sul giro secco.
La sessione di PL1 è stata poi sospesa per 12 minuti a causa di un crash di Logan Sargeant e alla ripresa i ferraristi sono andati in pista con gomme Soft, con le quali hanno registrato i tempi: 1’30”269 per Carlos, 1’30”558 per Charles. Poi hanno fatto diversi giri con gomme soft. Nel turno del pomeriggio le SF-24 hanno percorso in totale sette giri. Il rischio di pioggia è stato un fattore. Le previsioni del weekend nipponico davano temporali. Va ricordato come l’asfalto giapponese permette un ottimo grip.
Le qualifiche sono sempre importanti perché a Suzuka è complicato e rischioso sorpassare. Con gomme soft i piloti devono essere subito rapidi e reattivi nelle primissime curve del tracciato. Solitamente in gara avvengono due soste. Il degrado delle mescole può risultare piuttosto elevato. Per questo motivo non si predilige un solo pit stop. La gara scatterà alle ore 7 di domani mattina, ossia le 14 locali. Novità inquietante per la Ferrari dal 2026.
In Q1 le Ferrari hanno confermato le difficoltà riscontrare anche nelle PL3. Le McLaren sembrano apparse più in palla e pronte a ripetere l’exploit dello scorso anno. L’Aston Martin è progredita con Alonso, grazie ad un aggiornamento delle pance. In RB hanno rivisto il sistema di raffreddamento delle PU, portando sviluppi che hanno funzionato. Le SF-24 non hanno portato alcuna novità a Suzuka, credendo di avere un ottimo potenziale. Verstappen è salito subito al top della classifica dei tempi, mentre Stroll, Gasly, Magnussen, Sargeant e Zhou sono stati eliminati in Q1.
Il filone si è ripetuto in Q2 con una Red Bull Racing mostruosa. Verstappen è segnato subito un tempo impressionante, abbassando ulteriormente la pole record della scorsa stagione. L’olandese, a differenza degli altri weekend, è arrivato con l’idea di demolire gli avversari, dopo il DNF occorso in Australia. Sono stati esclusi dalla bagarre del Q3 Ricciardo, Hulkenberg, Bottas, Albon e Ocon. Quest’ultimo ha fatto il massimo. Delude ancora una volta Daniel Ricciardo per 55 millesimi rispetto al teammate Tsunoda, idolo di casa.
In Q3 la Ferrari è rimasta attardata. Le Red Bull Racing hanno dimostrato tutto il loro valore. La McLaren ha provato ad infastidirle con Norris e Piastri. Leclerc ha fatto un solo tentativo con gomme soft nuove. Non è riuscito a fare la differenza, chiudendo con un terzo settore disastroso. Verstappen ha conquistato la quarta pole di fila, davanti a Perez, Norris, Sainz, Alonso, Piastri, Hamilton, Leclerc, Russell e Tsunoda.
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