Il modello della Yamaha affascina la platea italiana: le caratteristiche e il design della robusta due ruote conquistano il mercato da quando la motocicletta è stata messa a disposizione.
A Iwata difficilmente vengono commessi errori. Prima di piazzare sul mercato una due ruote, vengono approfondite le preferenze degli utenti e prese in considerazione tutte le novità che si possono attribuire a una vettura robusta e di sostanza, senza troppi fronzoli, linea che da sempre persegue l’azienda nipponica. Uno dei trend a tal proposito è stata fin dal 2019 la Tenere 700.
A distanza di tempo continua a essere fra le motociclette della Yamaha più richieste, grazie alla leggerezza e le virtù off-road che presenta. L’ispirazione arriva dagli anni ’80, quando l’industria produsse l’ormai leggendaria XT 600Z Tenere.
Col passare delle stagioni, ne sono stati ripresi dei tratti fino ad allargare “la famiglia” con alcune varianti come la Rally Edition, la Worldraid dal serbatoio di 23 litri e le recenti Extreme ed Explore.
Nonostante ciò la versione base è quella più apprezzata per la sua versatilità e anche per una maggiore accessibilità economica. D’altronde le sue linee eleganti la rendono adatta a ogni tipo di clientela. Inoltre, le sue garanzie sono quanto basta: serbatoio da 16 litri, gruppo ottico a LED.
Cruscotto con display verticale a colori da 5” in stile rally raid. Più la rotella che consente di attivare e disattivare l’ABS e lo spazio necessario sotto la sella per i documenti da portare con sé.
La Yamaha che non tramonta mai: le caratteristiche del famoso modello
Per caratteristiche la Tenere 700 è una completa fuoristrada: ruote da 21” e 18” e sospensioni completamente regolabili con 210 e 200 mm di corsa all’anteriore e al posteriore. Il peso è di 196,5 kg, mentre il motore bicilindrico è da698 cm3 alla stregua della naked MT-07.
Grazie anche all’interasse, è una vettura maneggevole e bilanciata, da enduro. Inoltre la tipologia di sospensione consente di non avvertire fastidi nelle situazioni di guida meno confortevoli e al contempo i freni sono predisposti secondo un impianto la cui risposta è graduale, quindi gestibile.
Probabilmente ci ci sarebbe attesi qualche CV in più e un allungo più convinto, ma ciò non modifica le sensazioni positive sulla moto. Anche come comodità di seduta, la Yamaha sembra aver pensato a tutto. Il compromesso fra spazio e comfort è stato trovato. Lo stesso passeggero viaggia serenamente, sebbene a tratti la sella appaia più stretta e altre che in altre moto. Per divertirsi e avere a disposizione una due ruote essenziale è la scelta migliore.