Il Ducati Team ha cominciato il lavoro di messa a punto per il circuito di Phillip Island chiudendo la prima giornata di prove con Nicky Hayden e Valentino Rossi rispettivamente nono e tredicesimo. Il pilota americano, dopo un buon inizio nel turno della mattina, non è riuscito a migliorare nel pomeriggio mentre l’italiano ha abbassato il proprio tempo ma solo di un decimo.
Domani entrambi cercheranno di trovare una soluzione per migliorare il “grip” e Rossi, oggi in difficoltà anche per il persistere del dolore alla mano sinistra, lavorerà con la sua squadra per migliorare la frenata e l’inserimento in curva, cercando di ritrovare le buone sensazioni di Motegi.
Nicky Hayden (Ducati Team) 9° (1’31.662)
“Per quanto riguarda il meteo penso che quella di oggi sia la giornata più bella che io ricordi a Phillip Island da molto tempo. Dobbiamo però ottenere un risultato migliore in pista perché siamo lontani da dove dovremmo essere. L’asfalto è sicuramente peggiorato, ci sono molte più buche che in passato ma questo vale per tutti quindi non è una scusa valida. La moto è difficile da gestire nei punti dove il fondo è sconnesso quindi devo tenere una linea meno efficace per evitare le buche. Dobbiamo anche trovare più “grip” con le gomme dure per essere più veloci. Insomma, abbiamo un bel po’ di lavoro davanti e domani faremo del nostro meglio”.
Valentino Rossi (Ducati Team) 13° (1’32.014)
“Oggi non è stata una giornata facile specialmente perché ci aspettavamo di andare meglio, come a Motegi due settimane fa, perché questa è una pista favorevole per la Ducati. Siamo partiti con lo stesso set-up, con solo qualche piccolo aggiustamento della forcella ma le sensazioni non sono state le stesse. Oggi non sono riuscito a guidare bene, in parte per il dolore al dito della mano sinistra, che mi ha dato più fastidio del previsto, ma soprattutto perché non ho feeling, non riesco a frenare e ad entrare forte in curva. Domani interverremo con antidolorifici più forti per quanto riguarda la mano e dal punto di vista tecnico cercheremo una soluzione diversa per l’anteriore, per fare meglio della tredicesima posizione. Non stravolgeremo gli assetti, probabilmente muoveremo la posizione della ruota anteriore ma parliamo di piccole modifiche”.