Il vice campione del mondo 2023, Jorge Martin, ha un futuro roseo davanti. Scopriamo il profilo dell’alfiere del team Pramac.
La carriera di Jorge Martin non ha ancora raggiunto l’apice, ma il fenomeno di Madrid è sempre più vicino alla maturazione definitiva. Ha iniziato a muovere i primi passi in pista sulle minimoto, nel 2006, a soli 8 anni. Ha cominciato a vincere diverse competizioni locali e nazionali. Nel 2012 ha esordito nella Red Bull Rookies Cup, finendo secondo nel 2013 e primo nel 2014.
Coloro che riescono a spuntarla nella competizione giovanile sponsorizzata dalla bevanda energetica, solitamente, riescono a trovare collocazione in Moto3 in un team importante. Nel 2015 esordì nella classe minore del Motomondiale, ingaggiato dal Mapfre Team Mahindra, su una Mahindra MGP3O. I suoi compagni di squadra furono Francesco Bagnaia e Juanfran Guevara. Oggi l’obiettivo del madrileno è proprio quello di ritornare ad essere il teammate del torinese ma nella squadra corse ufficiale della casa di Borgo Panigale.
Dopo il testa a testa con Bagnaia del 2023 il pilota di punta del team Pramac meriterebbe la sella ufficiale. Del resto ha incominciato il 2024 sulla falsa riga della scorsa annata, conquistando successi in rapida successione. E’ un fulmine sul giro secco e nelle SR risulta, solitamente, imprendibile. Se migliorerà nella gestione delle mescole nei Gran Premi risulterà imbattibile nella volata mondiale.
Dal 2018 Jorge Martin e Anabel Hernandez vivono una splendida relazione amorosa. Il rider spagnolo, da quando ha fatto il suo debutto nella classe regina, ha avuto una spalla forte sui cui contare. La bellissima Anabel, modella ed influencer sui social, ha consolato il madrileno per il titolo sfumato all’ultima tappa del 2023 nel confronto interno con il ducatista Bagnaia.
Dai dati ufficiali della top class Jorge Martin è alto 167 cm e pesa 65 kg. Nel 2018 ha vinto il Mondiale in Moto3 con sette vittorie e tre podi. Nella classe di mezzo non è andato oltre la quinta piazza nel 2020 in sella alla Kalex.
Il nativo di Madrid, nel 2012, prese parte alla Red Bull Rookies Cup. La sua prima annata fu condizionata da cadute rovinose. Seppe riprendersi da pesanti infortuni ritrovando il gusto del trionfo nella competizione 2014. Il primo anno in Moto3 chiuse in diciassettesima posizione con il settimo posto di Aragon quale miglior risultato. Nel 2016 rimase nel team Aspar, mentre l’anno dopo entrò a far parte della squadra Gresini.
Si trattò di una stagione fenomenale, culminata con il titolo. Per ora il riconoscimento iridato nella classe minore nel 2018 è rimasto il suo unico mondiale. In sella alla Ducati Desmosedici GP24, nel 2024, è tra i favoriti assoluti. Dopo l’esperienza dello scorso anno Bagnaia potrebbe, seriamente, vedersi scalzato. Sebbene nessuno abbia mai vinto il titolo con una moto satellite in era MotoGP, lo spagnolo ha tutte le carte in regola per farcela nel 2024 su una Ducati da sogno.
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