La notizia della scomparsa della leggenda dei motori ha fatto piangere tutti gli appassionati: la malattia non gli ha lasciato scampo.
La notizia ha completamente gettato nello sconforto gli appassionati di motori. Un addio improvviso, anche se i più informati sapevano che da tempo stava combattendo con una malattia che alla fine non gli ha lasciato scampo. All’età di 65 anni si è spento Paolo Pininfarina, assistito amorevolmente dalla moglie Ilaria, dalla madre Giorgia Gianolio e dai cinque figli Greta, Giovanni, Iole, Tullio e Giulia.
Negli ultimi 16 anni Pininfarina è stato assoluto protagonista nel settore dei motori ricoprendo il ruolo di presidente del celebre marchio di famiglia. Aveva preso le redini del brand dopo la morte improvvisa di suo fratello Andrea, scomparso proprio nel 2008 in seguito a un incidente stradale mentre era a bordo della sua Vespa.
In questo lungo periodo di presidenza Paolo Pininfarina ha realizzato alcuni modelli che hanno raccolto diversi consensi. Basti pensare alla barchetta biposto che il manager aveva voluto dedicare a suo padre Sergio, deceduto nel 2012, ma anche la Automobili Pininfarina Battista, pensata e realizzata come tributo al nonno Giovanni Battista Farina che nel 1930 fondò la Società Anonima Carrozzeria Pinin Farina.
Paolo Pininfarina entrò a far parte dell’azienda di famiglia nel 1982, all’età di 24 anni. Una vita all’interno di un marchio che ha poi cercato di portare ai livelli più alti nel periodo della sua presidenza. Una figura apprezzata non solo dal punto di vista professionale, ma anche sul piano umano.
Il consiglio d’amministrazione e il brand hanno voluto omaggiare la memoria del 65enne, venuto a mancare a causa di un brutto male, evidenziando tutto l’impegno, l’entusiasmo e l’energia che Paolo Pininfarina è riuscito a trasmettere. Il marchio ricorda la passione che Pininfarina ha sempre profuso per fare in modo che la storia e l’identità aziendale del brand venissero sempre tutelati, sia in termini di stile che di scelte etiche e comportamentali.
Anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha speso parole di grande ammirazione per Paolo Pininfarina. Per Urso l’imprenditore ha saputo innovare “un brand iconico del Made in Italy“, senza perdere mai di vista le radici familiari e la tradizione italiana. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, sottolinea come con la scomparsa di Paolo Pininfarina sia Torino che il Piemonte perdano un protagonista della storia industriale italiana e “un esempio illustre della capacità di fare impresa“.
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