Il fine settimana che concludeva il campionato Superbike 2011 è stato segnato dalla telenovela sul futuro di Carlos Checa, fresco campione del Mondo SBK 2011 con la Ducati 1198R del team Althea Racing.
Sabato la Ducati dopo aver confermato l’appoggio al team Althea, decide di troncare la collaborazione e di tagliare l’investimento in SBK e già domenica mattina Carlos Checa va in pista a Portimao con la convinzione di essere diventato un pilota BMW per la stagione 2012.
Una delusione per Carlos Checa, mitigata solo dal prestigio del team tedesco e dall’ingente investimento economico, sia in termini di ingaggio che di struttura tecnica, per poter dare all’iridato una moto all’altezza della sua fama.
Sembrava fatta ormai, e l’addio al team Althea era da considerarsi confermato, ma con un colpo di coda la Ducati ha deciso di non perdere il suo pilota di punta, l’unico che nel 2011 ha dato alla casa bolognese un titolo e delle soddisfazioni in pista.
Ed ecco il secondo colpo di scena, la Ducati ritorna sui suoi passi, conferma l’appoggio al team Althea, aumenta l’ingaggio di Checa e inserisce lo spagnolo nello staff per il collaudo della Desmosedici GP12, la moto che dovrà far decollare Valentino Rossi nel prossimo Motomondiale e far tornare la Ducati ai massimi livelli.
Tutti felici quindi, da Genesio Bevilacqua, con il quale più volte Carlos Checa ha dichiarato di sentirsi quasi in simbiosi, allo staff Althea, che ha vissuto un’annata ad altissimo livello, al pilota stesso che a 39 anni ha dimostrato il suo valore dominando il campionato SBK e per finire, anche alla Ducati, che ha “salvato” una stagione a dir poco disastrosa per i risultati in MotoGP.
Ora ci si aspetta che l’apporto di Checa sulla GP12 possa aiutare il team Ducati a rendere la moto più competitiva e permettere a Valentino Rossi e Nicky Hayden di tornare a gareggiare ai massimi livelli del Motomondiale.
