Tramonta la speranza di coloro che volevano comprare una moto. Cosa succederà nei prossimi mesi e chi verrà agevolato.
Sebbene i dati dicano che c’è stato un leggero rallentamento nella vendita delle moto, il settore è sempre in buone condizioni e continua a fare successo. Non a caso quando sono stati emessi gli Eco-bonus stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico, sono andati subito esauriti. C’è comunque una buona notizia.
Non tutto il male viene per nuocere. Anche se in ritardo rispetto a quanto preventivato dovrebbe arrivare una nuova tranche figlia dei fondi rimasti utilizzati nel biennio 2022 e 2023. E qui però c’è l’inghippo. A renderlo noto è Confindustria ANCMA che ha spiegato come verranno erogati gli aiuti e a chi andranno.
Come riportato dall’ente dell’industria delle due ruote, il denaro sarà dedicato solamente ai mezzi elettrici, dunque, qualora si avesse intenzione di comprarsi uno scooter o una moto a motore endotermico si dovrà tirare fuori l’importo intero.
Ma è davvero così o siamo in presenza di una comunicazione errata. L’Associazione Nazionale Motociclo Accessori ha cercato di spiegare nel dettaglio e di fare chiarezza a proposito di alcune informazioni divulgate recentemente dalla stampa per quanto concerne appunto l’acquisto dei motocicli con motorizzazione classica.
Infatti, si sarebbe creata una certa confusione sul tema. Alcuni siti e giornali avrebbero parlato di un punto specifico del Decreto del Presidente del Consiglio, dedicato esattamente alla rimodulazione degli incentivi per le due e le quattro ruote e a breve sottoposto a discussione prima dell’approvazione.
In realtà la storia sarebbe diversa. Come l’ANCMA ha specificato in una nota ufficiale il “DPCM non prevede ulteriori risorse dedicate alle motociclette termiche in aggiunta ai cinque milioni di euro stanziati per il 2024 e terminati già nel corso di gennaio“.
Un po’ come accaduto per le macchine, “il bonus verrà integrato con le risorse rimaste ferme e solamente per ciclomotori, scooter, moto e quadricicli full electric per un totale di 17 milioni di euro“.
Chi avesse valutato la possibilità di convertirsi alle zero emissioni, sappia che il taglio può arrivare fino al 40% rispetto al costo di listino, per un massimo di 4mila euro. Per poterne beneficiare, però, bisognerà restituire un mezzo vecchio catalogato in classe fino a Euro 3 e posseduto da almeno dodici mesi. Se invece non si dispone di un veicolo da rottamare il vantaggio calerà al 30% per un massimo di 3mila euro. Da ricordare che chi sfrutta tale opportunità non può rivendere prima che siano trascorsi 12 mesi.
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