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Curiosità

La Ferrari che quasi tutti possono comprare: costa davvero poco

Tutte le Ferrari sono, particolarmente, care ma vi sono modelli che non hanno fatto furore e si possono trovare ancora a prezzi umani.

Possedere una Ferrari rappresenta un sogno per tutti coloro che sono cresciuti con le imprese in pista dei cavalieri del rischio della Rossa. Il fascino delle sfide in pista ha condotto i tecnici a creare degli autentici bolidi stradali. Non tutte le ciambelle, però, escono con il buco e persino nella casa modenese si sono registrati perfino dei clamorosi flop.

Ferrari – Motomondiale.it

Nel 1979 la Rossa tornò sul tetto del mondo, nella massima categoria del Motorsport, con il successo di Jody Scheckter. La squadra emiliana si aggiudicò sia il riconoscimento costruttori che quello piloti, grazie al successo del sudafricano al fianco di Villeneuve.

Un trionfo di squadra che rimarrà storico, non solo per la scomparsa di Gilles, ma anche perché il successore arrivò solo nel 2000. Michael Schumacher sfatò il tabù del ‘79. Per celebrare il successo in F1, nel 1980, Ferrari decise di lanciare la Mondial 8.

Lo stile dell’auto, riprendendo l’iconica 500 Mondial (realizzata dal 1953 al 1955 in 31 esemplari) doveva celebrare il successo del Cavallino in F1. Enzo Ferrari scelse Pininfarina per una 2+2 che non rispecchiava il sentiment racing della casa emiliana.

La vettura divenne famosa per il nome, la presenza sui piccoli schermi e le griglie laterali che poi avrebbero fatto la storia con la più prestigiosa Testarossa. La Mondial fu disprezzata dalla critica e il passo allungata non esaltava il piacere di guida.

La Ferrari dei “poveri”

La Mondial, svelata nel 1980, aveva un telaio tubolare, motore trasversale, sospensioni indipendenti, cambio con cinque marce, e una struttura al retrotreno removibile per facilitare le operazioni di meccanica. Sul piano della potenza lasciava piuttosto a desiderare rispetto agli altri modelli della gamma. Sotto il cofano presentava un motore V8 di 2926 cm³ da 214 CV, derivato da quello della Ferrari 308 GTB associato ad un’alimentazione ad iniezione Bosch K-Jetronic.

La Ferrari Mondial non è la più memorabile delle Rosse! (Ferrari Press Media) – Motomondiale.it

La Mondiale toccava i 220 km/h. A causa delle norme anti inquinamento dell’epoca, le versioni vendute in Svizzera e Stati Uniti avevano una più bassa compressione e un catalizzatore che ne abbassava la potenza. Complessivamente vennero realizzate 703 unità. La vettura registrò numerosi problemi elettronici. Nel 1982 arrivò la versione Quattrovalvole con un motore più potente e degli interni impreziositi da plancia centrale e un nuovo tunnel con un impianto migliorato.

La carrozzeria fu alleggerita, mentre la griglia fu elaborata in alluminio e il paraurti fu rifatto per risultare più snella e moderna. La Ferrari creò per la prima volta un sistema ABS per le ultime versioni del 1988.

L’auto presentava un tettuccio elettrico e cerchi da 16 pollici in magnesio. Il nuovo modello 3.2 di cilindrata arrivava ad una potenza di 270 CV, raggiungendo una velocità massima di 250 km/h. Date una occhiata alla versione cabrio nel video in alto del canale YouTube Doug DeMuro.

Al Salone dell’automobile di Ginevra, nel 1989, venne proposta anche una versione T della Mondial. Aveva una nuova posizione longitudinale e un cambio trasversale, da qui il nome T. Nonostante le migliorie tecniche di gen in gen la Mondial non è piaciuta e sul mercato dell’usato la potrete trovare dai 40mila ai 65mila euro. Insieme alla Dino GT4, la 348 TB è tra le vetture del Cavallino più economiche in assoluto.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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