Nel weekend in cui Marc Marquez ha perso la grande chance per vincere il suo primo GP in sella alla Ducati, un connazionale ha siglato un record impressionante.
Il weekend ad Austin ha fatto divertire tantissimo gli appassionati delle due ruote. Per una volta le Ducati non hanno dominato la scena e con un duello aperto tra 3 costruttori se ne sono viste di tutti i colori. Mettendo da parte la crisi della Honda e della Yamaha, sempre più in caduta libera, sono saliti in cattedra i costruttori europei.
L’Aprilia ha ottenuto un doppio successo, nella SR e nella gara domenicale, inaspettato. Maverick Vinales è stato autore di un fine settimana da sogno che lo ha avvicino al leader della classifica, Jorge Martin. A strappare applausi sarebbe potuto essere Marc Marquez, ma si è steso sul più bello. Dopo il secondo posto nella Sprint Race il fenomeno di Cervera aveva cominciato con il piglio giusto, trovando la testa della gara. A causa di un problema tecnico alla leva del freno, il fenomeno di Cervera si è steso.
Il DNF del numero 93 ha ridato linfa a Pedro Acosta. Quest’ultimo sembra poter, realmente, essere l’erede di Marc. In sella alla GasGas sta facendo faville. Per coloro che pensavano che il podio del precedente appuntamento a Portimao era stato casuale, nella tappa di Austin il nativo di Mazarron ha dato spettacolo, chiudendo solo alle spalle di Vinales.
Senza il problema avuto nella seconda parte del GP in Qatar, probabilmente, sarebbe secondo in graduatoria. Al momento Pedro è quarto, davanti di 4 punti al bicampione del mondo Pecco Bagnaia che guida una Ducati Desmosedici GP-24.
La statistica da predestinato di Acosta
Dopo aver vinto al debutto, nella classe Moto3, il titolo senza patemi, il classe 2004 aveva già lanciato un messaggio chiaro. Per pochissimi giorni non è diventato il pilota più giovane di sempre a vincere nella classe di debutto del Motomondiale, battendo il record storico di Loris Capirossi.
Dopo un anno di apprendistato nella classe di mezzo, Acosta ha conquistato anche il titolo in Moto2, il secondo in tre anni. A quel punto la KTM avrebbe già potuto premiarlo con la sella ufficiale in MotoGP, ma ha preferito confermare Binder e Miller.
Il centauro spagnolo sta dimostrando di valere il team factory a suon di prestazioni clamorose. Pedro è diventato il più giovane a conquistare due podi consecutivi nella classe regina. Un traguardo che ha oscurato l’otto volte iridato, Marc Marquez, piombato di nuovo al suolo.
Ritornerà sul primo gradino del podio Marc Marquez su una Ducati Desmosedici GP-23 o vincerà prima il ragazzino terribile Pedro Acosta? E’ una domanda che si pongono molti fan spagnoli. Ci si poteva immaginare un approccio positivo in top class, ma Acosta sta superando le più rosee aspettative.
Ad Austin ha sopravanzato con facilità piloti come Pecco Bagnaia, Marc Marquez e Jorge Martin. Ha battuto, ancora una volta, un primato all’età di 19 anni e il meglio deve ancora venire. A DAZN ha raccontato: “Era da tanto che non mi divertivo così in una gara: tanti sorpassi, la moto andava benissimo. Nel warm up era la prima volta che provavamo la media e la moto stava andando molto bene”, ha spiegato il numero 31.
E’ tutto nuovo per il giovane, ma nonostante questo riesce sempre ad estrarre il massimo potenziale dalla moto. Non ha paura di niente e di nessuno. La partenza è stata ottima ed è riuscito a stare in scia dei leader. Ai microfoni Pedro tende a minimizzare. Ha ancora molto da imparare e da dimostrare per ottenere il tanto agognato successo in pista, ma riesce sempre a dare il 100% in pista.