Dall’esperienza acquisita in pista la casa di Borgo Panigale ha lanciato una moto, straordinariamente, potente per le strade di tutti i giorni.
Con i limiti imposti dal CdS non ha tantissimo senso acquistare una SBK omologata, almeno che non abbiate le competenze per guidarla al limite in pista. Il top di gamma della casa emiliana non si va a scegliere per una tranquilla scampagnata fuori porta. Si tratta di un bolide nato dall’estro di progettisti geniali guidati dall’ing. capo Luigi Dall’Igna.
Anno dopo anno la Rossa ha sviluppato dei motori sempre più performanti. L’aerodinamica, oramai, è curata come una monoposto di F1. Le supersportive della casa di Borgo Panigale presentano appendici aerodinamiche, come le alette, e feritoie per l’aria. La V4 Panigale è usata dai centauri del campionato top delle moto derivate di serie. Alvaro Bautista e Nicolò Bulega sono i due piloti del team factory. Soltanto dopo tanta esperienza in pista certi bolidi possono essere guidati con maestria in strada.
La versione stradale ricorda, palesemente, quella che scende in pista nel campionato di SBK. Sul cupolino e sulla carena c’è anche la possibilità di appore il porta numero. Sul piano estetico è un masterpiece assoluto, degna erede delle vecchie supersportive della casa emiliana.
La moto è riconoscibilissima per il doppio faretto sottile e delle ali per una controllo assoluto ad alte velocità. Il serbatoio è da 17 litri. La nuova forcella anteriore è pressurizzata, la Öhlins NPX25/30. Spicca il mono-ammortizzatore posteriore TTX36.
Un’opera d’arte come la V4 Panigale ha rivoluzionato il mondo delle due ruote. Il modello base presenta il V4 a 90° da 998 cm3 eroga 221 CV (162 kW) a 15.250 giri/minuto e una coppia di 112,4 Nm a 11.500 giri/minuto. Ha il limitatore posto a 16.000 giri/minuto (16.500 giri/minuto in sesta marcia). La moto presenta degli elementi alleggeriti che contribuiscono a raggiungere i 16.500 giri/minuto in sesta marcia.
La V4 R presenta una frizione STM EVO-SBK, creata in alluminio dal pieno con campana e pacco dischi da 48 denti. I dischi sono 9 condotti e 9 guarniti con diametro di 138 m. La moto è disegnata per la pista e per ottenere record. Il motore è rivisto in vari elementi, come le bielle in titanio ed i pistoni con trattamento DLC.
La potenza complessiva è clamorosa, raggiungendo i 140 cavalli. La supersportiva emiliana raggiunge una velocità massima di 315 km/h. La moto è rifinita con una cura maniacale. Ecco come vizia i suoi clienti fedeli la casa di Borgo Panigale. Date una occhiata.
Inutile girarci troppo intorno si tratta di un modello che un comune centauro non può, minimamente, spremere al limite. Servono skill da pista. Si parte da una cifra di 44mila euro chiavi in mano ma la cifra è proporzionata alla qualità del modello.
Determinate innovazioni si pagano e questa moto con qualche aggiustamento tecnico è riuscita a vincere gli ultimi due campionati del mondo della Superbike. Tutti i rider della SBK la desiderano, trattandosi di un’opera ingegneristica straordinaria. Questo ha avuto una incidenza anche sui fatturati del brand italiano.
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