Gli scooter sono sempre al centro del mercato motociclistico, questo in particolare è davvero molto speciale.
Gli scooter sono sempre al centro del mercato motociclistico mondiale. La loro semplicità, il loro basso costo di mercato e l’incredibile versatilità che da sempre li caratterizza sono di certo fattori da considerare al momento dell’acquisito da parte dei clienti e degli amanti delle due ruote.
Certo, questi mezzi hanno anche dei grandi limiti. Come gli altri motocicli di piccole dimensioni, infatti, anche gli scooter non possono affrontare – a differenza di molte macchine – tratti di strada particolarmente estremi.
Un grande problema, soprattutto per chi è amante di tutti quei percorsi tanto tortuosi e complessi da gestire per qualsiasi veicolo che non sia una moto da cross. Certo, forse d’ora in avanti qualcosa potrebbe cambiare enormemente. Il brevetto che stiamo per vedere è davvero incredibile, non ci resta altro da fare che approfondire il tutto.
La Zongshen, azienda cinese produttrice di motociclette e scooter, ha brevettato un complesso e singolare sistema di sterzo posteriore, con il progetto di montarlo su uno scooter. Questo brevetto trasformerebbe il veicolo in un anfibio vero e proprio.
Ma com’è possibile? Il progetto – depositato per ora come brevetto – si basa su una modifica dello sterzo del veicolo con questo che passa ad un funzionamento diverso: lo scooter passa quindi da avere uno sterzo anteriore a uno posteriore in men che non si dica. Questa soluzione, almeno sulla carta, permetterebbe al gruppo della sospensione posteriore e alla gomma posteriore di ruotare liberamente per la classica guida su asfalto, aggiungendo però un dettaglio.
Questo sistema porterebbe la ruota posteriore a ruotare di 90° così che questa si disponga “di traverso” rispetto all’asse longitudinale dello scooter per funzionare così come una vera e propria elica. In principio, Zongshen ha realizzato il telaio dello scooter basandosi su una struttura in acciaio dotata di quattro galleggianti interni, il tutto per garantire l’effettivo utilizzo del mezzo ‘trasformato’. In seguito, ha reso mobile l’asse posteriore per consentire gli spostamenti sia via acqua che via terra. Per quanto riguarda la guidabilità in acqua, la ruota posteriore si trasforma in poche parole nel propulsore del mezzo, esattamente come l’elica di un motore di un motoscafo, anche se ciò non è possibile con ogni tipologia di veicolo.
E’ infatti richiesta una sospensione particolare studiata ad hoc che non solo permetta la mobilità dello scooter ma che allo stesso tempo non comprometta la dinamica di guida su strada in questo modo. Per quanto riguarda la trasmissione, in entrambe le modalità questa è gestita da un motore elettrico che si trova sopra la sospensione posteriore. E’ difficile dire quanto e come potrebbe funzionare un’idea del genere nell’effettivo, certo è che si tratta comunque di qualcosa di molto ingegnoso da tenere sotto osservazione. Nel frattempo, ecco un’immagine di uno scooter della casa: riuscite ad immaginarlo con questo sistema montato a bordo?
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