Per quanto riguarda il casco da moto, di cose ne stanno davvero per cambiare parecchie. Scopriamo cosa sta accadendo.
I caschi da moto sono fondamentali. Non c’è forse bisogno di spiegare particolarmente quanto siano utili per salvare le vite dei motociclisti e dei passeggeri su due ruote, vista la loro importanza per proteggere la testa e il viso delle persone. Come sappiamo, infatti, in strada i rischi sono davvero tanti, e i caschi proprio per questo da moltissimi anni sono obbligatori.
E’ anche – se non soprattutto – per questa ragione che lo sviluppo legato a questi oggetti di protezione non è mai di basso o infimo livello.
Lo dimostra l’ultima news legata proprio ai caschi da moto, che cambia davvero moltissime cose. Come stiamo per vedere, infatti, la nuova omologazione rappresenta una svolta davvero importante. Non ci resta altro da fare che scoprire di più nello specifico di cosa si tratta.
Caschi da moto, cambiano molte cose: i dettagli
Cambia la normativa che aveva regolato fino ad oggi la fabbricazione di caschi per le motociclette. Parliamo della 22-05, che è stata sostituita dalla 22-06 e che risulta essere ancora più stringente rispetto al passato. Il prodotto in questione, adesso, dovrà infatti superare test rigorosi volti a garantire la massima sicurezza del pilota mentre guida.
La nuova normativa, in effetti, raccomanda che i sistemi di comunicazione – pensiamo agli interfoni per le comunicazioni con dispositivi e altri motociclisti – dovranno essere omologati come Accessori Specifici (SA) o Accessori Universali (UA) e quindi risultare appositamente certificati.
Perché vi diciamo tutto questo? Beh, perché Midland, azienda italiana con sede a Reggio Emilia, ha presentato BT Mini. Ci riferiamo a un interfono per casco progettato in conformità con le normative attuali. Questo dispositivo si distingue per la sua capacità di assicurare la sicurezza anche nelle situazioni più critiche come impatti, rotazioni e schiacciamenti. Il BT Mini di Midland è il primo modello al mondo a ottenere tale omologazione.
Si tratta quindi di qualcosa di effettivamente straordinario e da non ignorare per alcun motivo al mondo. Lo sviluppo della sicurezza all’interno del settore motociclistico è all’ordine del giorno, lo sappiamo bene, ma in questo specifico caso possiamo dire che si tratta di qualcosa di davvero molto speciale e avanzato. Almeno per il momento, è impossibile eliminare il rischio di lesioni a persone o decesso in strada. Ma se si può fare qualcosa per migliorare ulteriormente la situazione, tanto meglio.