La moto è una delle principali passioni degli italiani e ora il Governo fa sì che le due ruote diventino un medicinale.
Ci sono tanti modi per curare le persone, con l’utilizzo dei farmaci che è sempre un aspetto fondamentale. La scienza sta compiendo ogni giorno passi da gigante, dimostrazione del fatto che l’uomo è in grado di scoprire tutta una serie di metodi che possono rendere la vita migliore e soprattutto più longeva rispetto al passato.
Non basta però solo ingurgitare farmaci e medicinali per stare bene, ma è necessario anche fare in modo tale che ci sia uno spirito positivo nel momento in cui si devono attraversare simili periodi. Negli ospedali si sta cercando da tanto tempo di portare avanti quella che è chiamata come la “terapia del sorriso”, ovvero un modo per poter distrarre e far gioire i bambini.
Non sono chiaramente solo i più piccoli che hanno bisogno di risate e di spensieratezza, ma sono coloro che ne necessitano maggiormente. Questa terapia è portata avanti soprattutto da clown e da persone che hanno deciso di dedicare la loro vita alla risata e al divertimento, con molti comici di professione che hanno deciso di dare una mano.
Ci sono però tantissimi metodi che permettono di far vivere a un ragazzo un momento di gioia anche quando la vita sembra svanire dalle mani. Un metodo eccellente è indubbiamente quello legato alle moto, con le due ruote che ora sono catalogate a tutti gli effetti come una sorta di medicinale, con il Parlamento che ne ha approvato l’uso.
Nasce la “mototerapia”: come funziona e perché è importante
Alla fine anche il Parlamento italiano ha deciso di approvare la mozione di Legge che avrebbe permesso agli ospedali del Belpaese di attuare la “mototerapia”. Si tratta di uno strumento di cura che coinvolge tutta una serie di associazioni e di ospedali, con questi che hanno il compito di regalare gioia ai bambini in condizioni critiche.
Sono ben quattro gli articoli che sono redatti per regolamentare questa particolare terapia, con il riconoscimento dei benefici di questa terapia che è avvenuto grazie a uno studio su 100 pazienti. Cinquanta di questi erano pediatrici e con un’età media di 9,2 anni, con il 73% di essi che avevano diagnosticata una forma di leucemia.
La restane metà era formata da adulti, 83% delle quali donne, con età media di 33,2 anni. Infine lo studio si è articolato anche con l’aggiunta di 25 medici e infermieri e i dati, una volta ultimata la mototerapia, è stata esaltante, considerando come i questionari compilati siano stati estremamente positivi e inoltre è stato evidente il sensibile calo della percezione di stress.
Gli eventi si sviluppano soprattutto con le moto da cross, con queste che danno vita a delle spettacolari acrobazie all’esterno, ma hanno modo anche di districarsi nelle sale d’ospedale. A promuovere questa commovente iniziativa ci sta pensando Vanni Oddera, un noto freestyler, che ha spiegato come nessuno nell’associazione sia andato in Parlamento per promuovere questa Legge. Negli anni però molti esponenti politici hanno partecipato a questi eventi e alla fine i risultati positivi hanno portato all’ufficializzazione come cura della “mototerapia”.
