Lo sforzo fisico che devono compiere i rider della classe regina è impressionante. Si tratta di rispettare un regime alimentare rigidissimo.
I tempi in cui i piloti bevevano, fumavano e non rispettavano una dieta sono finiti. In passato i campioni del Motomondiale erano delle rockstar. Non avevano limiti e nessuno gli imponeva nulla. I calendari erano piuttosto limitati e nella maggior parte del tempo i rider si divertivano in giro per il mondo. Era una vita da sogno, anche se giravano meno soldi.
Oggi i top rider guadagnano molto di più, anche grazie agli sponsor, ma si godono meno la vita. E’ diventato super stressante prendere parte ad una stagione nel Motomondiale. Le trasferte sono continue. Si corrono due gare a weekend in MotoGP e il tempo libero è ridotto al minimo. Tutto l’anno i piloti devono tenersi in forma e gli strappi alle regole sono, davvero, limitati. In questo stress, sballottati ad ogni angolo della terra, i centauri hanno bisogno anche di seguire una dieta bilanciata.
Un kg in più su una MotoGP può fare una clamorosa differenza. Ecco perché i piloti non possono permettersi di ingrassare. Dopo anni di allenamento con personal trainer la loro struttura si fortifica, ma di base sono tutti estremamente snelli.
I rider, del resto, hanno l’obiettivo di rimanere asciutti anche per una questione di forma fisica. Vi sono alcuni che non hanno dovuto fare particolari sacrifici perché, di natura, erano dotati di un fisico snello e di un metabolismo da sogno.
Valentino Rossi e Daniel Pedrosa, ad esempio, erano asciutti di natura. Ossa leggere, peso piuma e muscolatura stirata non bastano. I rider hanno bisogno di personal trainer e di un nutrizionista. La cura maniacale del corpo è essenziale per raggiungere grandi traguardi nella classe regina.
La MotoGP è la massima aspirazione di tutti i bambini sulle minimoto con un sogno nel cuore, ma poi la vita ai massimi livelli richiede sacrifici inimmaginabili. Per alcuni rider, come Petrucci, è stato stressantissimo dover confrontarsi contro centauri leggerissimi. La costanza e la volontà di emergere fanno tanto, ma piloti si nasce anche per caratteristiche fisiche.
Ciascun rider ha un piano alimentare diverso, in base anche alla struttura fisica e al metabolismo. Vi sono piloti che devono compensare con più carboidrati e chi mangiano più proteine. Il risultato finale è essere in forza e pronti alla battaglia nel weekend. Il sistema cardiocircolatorio è messo sotto pressione in sella ad una MotoGP. Rispettare un valido regime alimentare ha un impatto sull’allenamento fisico e sul peso di ciascun rider.
Si possono verificare degli effetti positivi sulle gomme, sulla velocità di punta e persino sull’impianto frenante del mezzo con un peso piuma. Di solito i rider fanno una dieta calorica al mattino, mangiando toast, nel mezzo della giornata assumono dei legumi o quinoa, anche prima di salire in moto, perché danno molta energia.
In seguito i rider assumono carboidrati. Valentino Rossi mangiava pasta asciutta ai tempi della MotoGP. Ecco cosa ha dichiarato il numero 46 sull’attuale MotoGP. Naturalmente c’è chi preferisce frutta a colazione o riso in bianco prima di salire in moto.
A cena quasi tutti i rider del Motomondiale mangiano pollo e verdure. Per i centauri gli alimenti rappresentano la benzina per performare al massimo in pista. Basta poco per ingolfare il motore.
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