La visita alla stazione di servizio può rivelarsi molto frequente. Ecco con quali moto si risparmia, senza rinunciare al rendimento.
Come accade per le auto, anche le moto possono prevedere una manutenzione molto onerosa. E per questo intendiamo non solo le visite in officina per tagliando, revisione e magari per qualche riparazione, ma pure i passaggi dal benzinaio. I più fortunati possono disinteressarsi dell’argomento, ma c’è chi invece ai consumi dedica particolare attenzione.
Macinare pochi chilometri e al contempo dover fare continui rabbocchi può risultare piuttosto svantaggioso e di conseguenza scoraggiare dall’utilizzo del mezzo. Dunque, come fare a salvare qualche soldo? La risposta è semplice. Occorre individuare i modelli giusti che siano in grado di coniugare discrete performance, con una sete di carburante limitata.
Una tipologia di veicolo che può aiutare in questo senso è l’elettrico. Ben accolto nel mondo delle due ruote vede un’offerta abbastanza ampia.
Investire su una motocicletta full electric può essere impegnativo all’inizio, ma poi nell’effettivo rivelarsi positivo per il portafoglio. Tutto merito del costo minore dell’energia rispetto alla benzina e in generale del minor numero di pezzi che possono subire cedimenti.
Tra le moto a spina da non perdere citiamo la e-Racer Bestial-e. Ricorda una Ducati Monster, ma il fanale anteriore full LED è decisamente più contemporaneo e non mancano gli spoiler laterali tinti di rosso, come il parafango e il serbatoio.
Tra le chicche di cui dispone figura l’Audio-Forceback-e-Raf, genera un suono proveniente dal campo elettromagnetico del motore, permettendo a chi è alla guida e agli altri utenti di avvertire l’avvicinamento. Il tutto a beneficio della sicurezza.
Fedele al proprio DNA da “esibizionista”, la Harley-Davidson in versione LiveWire non passa certo inosservata. Dall’estetica muscolare e dinamica, strizza l’occhio ad una naked stradale. Il passaggio da 0 a 96 km/h viene compiuto in appena 3,5 secondi.
La batteria è agli ioni di litio da 15,4 kWh per cui prima di ricaricare si riescono a coprire 234 km. Grazie al sistema di ricarica rapida si può riprendere l’80% della capacità in quaranta minuti, o totale in un’ora.
Chiudiamo con la Arc Vector. Ai più potrebbe non dire molto, ma in realtà è figlia della collaborazione con Jaguar-Land Rover. Qui la tecnologia è ad alti livelli. Ad esempio il casco è equipaggiato con un head-up display. Il propulsore ha una potenza di 103 kW, mentre l’accumulatore al litio da 16,8 kWh vanta un’autonomia da 430 km.
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