I tracciati di F1 sono, estremamente, cari sul piano dell’investimento iniziale. Ecco perché il circus si sta spostando sempre più ad Est.
In un Europa, oramai, in ginocchio sul piano economico non deve sorprendere il fatto che tantissimi eventi venano organizzati in America, Asia e Medio Oriente. Il mondo sta andando nella direzione di una totale spaccatura tra Paesi con economie fortissime e realtà dove la recessione è sempre più evidente. Dopo una crescita impressionante del circus nel Vecchio Continente, con l’acquisizione di Liberty Media la F1 ha stravolto il proprio target.
I puristi che ben conoscevano il Motorsport sono stati messi in secondo piano rispetto ad una nuova gen di fan piena di soldi che affolla gli autodromi internazionali.
Il calendario nel 2024 è il più lungo di sempre e stavolta, dopo la ripresa in Cina, siamo certi che il Gran Premio dell’Emilia Romagna si svolgerà senza particolari patemi. Ecco perché tra SR e GP, in questa annata, si correranno ben 30 tappe totale. Un numero di sfide sin troppo elevato, dato lo strapotere tecnico di un solo team.
La Red Bull Racing, a prescindere dalla conformazione del tracciato, con Verstappen riesce a dominare ovunque. L’olandese è irrefrenabile sia sui palcoscenici storici che su quelli moderni. Purtroppo quelli di ultima generazione non risultano spettacolari per i sorpassi. Per lo più si tratta di tracciati cittadini velocissimi, come Jeddah o Las Vegas, che hanno caratteristiche semplici. Tra muretti si raggiungono velocità supersoniche, alla faccia degli standard della sicurezza. Ecco quanti litri contiene un serbatoio di una F1: dato clamoroso!
I circuiti di F1 costano svariate centinaia di milioni, partendo dalla progettazione alla realizzazione. Uno dei più costosi e il circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi costato $ 1,3 miliardi di dollari. La cifra è mostruosa ma altri tracciati sono più economici. Gli arabi non hanno più limiti e hanno deciso di puntare con decisione ad una struttura adatta a tutte le sfide motorsportive, ma creata principalmente per la F1.
Il circuito si trova sull’isola Yas, un promontorio separato dalla terraferma da un canale. Ha sedici curve e numerosi rettifili. Di notte si illumina a giorno e passa accanto al porto turistico e attraverso lo Yas Hotel Abu Dhabi, realizzato dagli architetti newyorkesi Hani Rashid e Lise Anne Couture di Asymptote Architecture con un progetto di luci artificiali della facciata di Rogier van der Heide. Ospita anche un team building dietro il pit building, il Media Center, il Dragster Track e la VIP Tower. La capacità di posti a sedere è di 60.000. La lunghezza è di 5.281 km (3.281 mi), il rettilineo più lungo – 1,14 km (0,71 mi) e il dislivello – 10,7 m (35 piedi).
Cosa guida Valentino Rossi lontano dalle piste? Un modello che riflette il suo lato più…
Gli accessori per motociclisti più utilizzati in Italia riflettono un mix di sicurezza, comfort e…
Yamaha T-Max e Honda SH si contendono il mercato degli scooter, ma qual è il…
Matteo Salvini e la passione che non ha mai nascosto al pubblico: un lato meno…
Le novità di EICMA 2024 celebrano il meglio del motociclismo: modelli iconici, innovazioni elettriche e…
Un viaggio nei record di Marc Marquez in MotoGP, dalle sue vittorie ai primati che…