Il mercato delle moto sta crescendo da tempo ma ci sono almeno un paio le tipologie che stanno facendo impazzire tutti: ecco perché.
In un periodo economico buio per l’Italia in cui gli stipendi sono stagnanti e l’acquisto della macchina viene rimandato da molti oppure concentrato nel brevissimo periodo in cui sono attivi gli incentivi statali, le moto hanno invece avuto un rilancio. Sicuramente, il 2023 si è rivelato un ottimo anno per il commercio delle due ruote in ogni loro declinazione nel nostro Paese, tanto che dai dati diffusi dall’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori emerge che siamo al primo posto in Europa.
Lo Stivale è dunque amico dei motociclisti? Da un certo punto di vista sì, dato che come appena illustrato oggi possedere un’automobile può rivelarsi particolarmente oneroso sotto ogni punto di vista: dall’acquisto stesso in concessionario, al carburante, dall’assicurazione al parcheggio per arrivare ai ticket d’ingresso in aree centrali delle grandi città. Meglio dunque indirizzare le risorse su un mezzo magari non così complesso ma adeguato, se il bisogno è soltanto quello di andare a lavoro e muoversi con agilità nel traffico. A fronte di tale cambiamento nell’intendere la mobilità, anche le informazioni provenienti dalla Motorizzazione sono positive. Rispetto al 2022, quando già erano state numerose, sono aumentate anche le patenti di tipo A distribuite. Nella fattispecie si è saliti del 2,9%, per un totale di 259.871.
Entrando nel dettaglio sappiamo che le patenti A e le A2 da sole hanno toccato quota 127.053, ossia 7mila in più dell’annata precedente. Anche le A1 sono andate piuttosto bene con un incremento di 1.874 unità per un complessivo di 71.186 licenze. Non segue il trend con segno più, invece, la categoria AM, quella dedicata ai ciclomotori meno potenti da 50 cc e le microcar che, sulla carta, avrebbero dovuto raccogliere un buon bacino di utenza tra i teenager. Se comparata ai dodici mesi precedenti, l’acquisizione di tale patente ha perso 1.105 candidati a fronte di un globale di 61.451.
Ma le motociclette sono appannaggio di maschi o femmine? A dispetto del genere del vocabolo, sono decisamente più amate dagli uomini. Questo almeno per le A e A2. Quando ci si riferisce invece alle licenze necessarie per poter guidare scooter o mezzi poco impegnativi, la percentuale si avvicina tra i due sessi. Chiudiamo dicendo che l’aumento delle persone che desiderano mettersi in sella è continuo dal 2013, quando la quota globale si fermava a 166.971.
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