La Vespa è un vero e proprio mito italiano, ed oggi vi parleremo di come sia stata pure “antenata” di un modello molto particolare. Si tratta di uno scooter da sogno.
Oggi vi parleremo di un progetto molto interessante, vale a dire una Vespa che non ha nulla a che vedere con i classici scooter che conosciamo oggi. Il mito di questo prodotto della Piaggio nacque il 23 di aprile del 1946, quando fu brevettata dall’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio. Proprio nel secondo dopoguerra, quando l’Italia era del tutto in frantumi a seguito del terribile conflitto bellico, la Piaggio realizzò il suo capolavoro.
Ebbene, ancora oggi la Vespa è un’icona assoluta, un mito italiano simbolo del Made in Italy e famosa in tutto il mondo. Nelle prossime righe, andremo a scoprire una curiosa Vespa a tre ruote, un progetto estremo che però non è mai stato messo in vendita. In ogni caso, pur essendo stato dimenticato da molti resta un progetto davvero brillante e che poteva fare la storia.
Vespa, scopriamo l’antenata della MP3
Sul sito web “InMoto.it“, è stata raccontata una storia curiosa, che riguarda l’antenata del Piaggio MP3, vale a dire la Vespa PK3. Come potete vedere da questo scatto, uno dei pochissimi che sono pervenuti al giorno d’oggi, si tratta di un mezzo dotato di due ruote davanti ed una al posteriore, ma rimase sempre e soltanto un prototipo utile per fare delle ricerche, che non fu mai prodotto in serie.
Vespa pk3 pic.twitter.com/tgNeTelGZi
— Automatica PK125 (@piaggiocorsa) October 24, 2013
La parte posteriori ed il manubrio non differivano in nulla rispetto ad una PK, ma davanti appariva una sorta di scudo che conteneva le sospensioni, formate da un sistema raddoppiato, in modo da poter ospitare la grande novità delle due ruote affiancate. Inoltre, il bello era che la carreggiata risultava essere tutto sommato molto contenuta, e va fatto notare anche il sistema basculante. Ciò era utile per permettere a questa curiosa Vespa a tre ruote di piegarsi, nonostante la presenza di due pneumatici all’anteriore.
Non compariva una forcella a doppio stelo, e questa è una delle grandi differenze rispetto alla MP3 che sarebbe arrivata in seguito e della quale il prototipo in questione era un antenato. Troviamo infatti un sistema mono-braccio che ricordava i modelli di Piaggio Vespa, ed in sostanza, si trattava di un mix tra scooter già visti in passato ed un qualcosa di totalmente nuovo. Si trattava di un progetto avanti sui tempi e chissà che non sarebbe potuto diventare un successo assoluto, se prodotto in serie.