In Formula 1 le monoposto raggiungono prestazioni top grazie ad elementi tecnici di altissimo spessore. Tra gli aspetti determinanti c’è anche il carburante.
Le auto di Formula 1 rappresentano il non plus ultra in termini ingegneristici. Ciascun produttore di motore ha anche un proprio fornitore di benzina. Mercedes, ad esempio, si avvale dell’esperienza di Petronas che è anche title sponsor della squadra.
Le monoposto che vanno in pista possono avvalersi di carburanti speciali. Ogni squadra che prende parte al Mondiale di Formula 1 ha scelto di avviare una collaborazione con appositi produttori. Alcune partnership sono storiche. I campioni del mondo della Red Bull Racing hanno un accordo di fornitura con la Esso.
Dati i risultati ottenuti negli ultimi anni ci sentiamo di dire che i risultati hanno superato le più rosee aspettative. Quando la Renault forniva le PU alla squadra con sede a Milton Keynes c’era un contratto con la Total.
I fornitori di benzina in Formula 1
La Scuderia Ferrari ha un accordo storico con la Shell, il cui logo della conchiglia appare sulle pance delle monoposto, sul musetto e sulle tute dal 1996. Il fornitore prese il posto dell’Agip. La Shell è diventato anche uno sponsor tecnico per la Rossa. Haas e Alfa Romeo che montano motori Ferrari, a loro volta corrono in pista con la benzina prodotta dalla Shell, mentre l’Alpine ha scelto i carburanti BP della Castrol.
Mercedes e Petronas, invece, sono insieme dal 2010. Il marchio malese è sempre stato coinvolto in Formula 1, visto che dagli anni ‘90 entrò nel circus con Sauber, per poi rimanere al fianco della squadra svizzera anche nel triennio in cui arrivò la BMW tra il 2006 ed il 2009.
L’azienda Petronas è diventata anche main sponsor e compare anche nel nome del team di Brackley. I team a cui rifornisce le PU, McLaren e Aston Martin, fanno capo a Petronas. La Williams, invece, ha siglato un contratto di fornitura con la Gulf.
Le monoposto attuali presentano carburanti E10, ossia una miscela composta per il 10% da etanolo prodotto da fonti rinnovabili. L’obiettivo è un impatto ambientale ridottissimo per un futuro più sostenibile per il circus.
Per tutte le vetture incolonnate ogni giorno sulle strade di tutto il mondo, certamente, l’apporto delle vetture di Formula 1 è minimo nei weekend di gara. Il target delle zero emissioni entro il 2030 appare piuttosto utopistico, ma dal 2026 le nuove PU potrebbero aiutare nella lotta all’inquinamento globale.