E’ recentemente giunta una notizia che rivoluzionerà il settore motociclistico: per la patente delle moto basterà un semplice simulatore.
Le motociclette sono veicoli amatissimi, soprattutto perché sono dei mezzi di trasporto estremamente confortevoli, pratici, veloci e di piccole dimensioni. Per questo motivo, ogni anno ci sono decine di migliaia di immatricolazioni sul territorio italiano. Tuttavia, prima di acquistarle è necessario prendere la famosa patente delle moto, che è attualmente suddivisa in tre differenti categorie: A1, A2 o A. In modo particolare, per la patente A1 bisogna avere un’età minima di 16 anni, mentre per la A2 è obbligatorio avere 18 anni.
L’età minima per la patente A è invece fissata a 24 anni. Le nuove regole stanno però introducendo un particolare simulatore negli esami di guida.
Il simulatore che rivoluzionerà il motociclismo
Uno degli obiettivi principali degli esami di guida è ovviamente quello di insegnare le tecniche base, che possano consentire al biker di governare la propria moto in completa sicurezza. Gli esami per la patente delle moto consistono infatti in due prove pratiche: una a bassa velocità e un’altra ad alta velocità. Queste ultime servono sostanzialmente a valutare le capacità e le abilità del candidato nel gestire un veicolo a due ruote. Tuttavia, queste prove non sono sufficienti per i britannici, ed è per questo che nel Regno Unito hanno introdotto uno speciale simulatore di guida. In Gran Bretagna stanno infatti promuovendo una bellissima iniziativa per i ragazzi, il cui scopo è far conoscere ai più giovani i rischi legati alla guida dei mezzi di trasporto a due ruote.
L’innovativo simulatore offre quindi la possibilità di guidare una potente motocicletta senza rischi, poiché il biker guida in modo virtuale. i britannici, attraverso questa simulazione, sperano di insegnare ai ragazzi le difficoltà dei piloti e i vari punti deboli dei veicoli. Gli agenti di Polizia del Devon e della Cornovaglia, che hanno lanciato l’iniziativa, vorrebbero infatti ridurre le vittime degli incidenti attraverso l’educazione stradale. Bisogna inoltre ricordare che i corsi di formazione per i motociclisti sono partiti nel 2023, mentre quest’anno è arrivato per la prima volta il simulatore. Ad ogni modo, la Polizia britannica sta già raccogliendo i primi frutti: i decessi e gli infortuni stradali sono addirittura diminuiti del 56%, rispetto al periodo precedente ai corsi di formazione.
Quali sono allora le caratteristiche del simulatore? Innanzitutto, è un sistema computerizzato e costituito da una moto Honda CB500X, la quale è collocata all’interno di un furgone. Il tutto è posizionato davanti a tre schermi, che simulano i vari scenari di guida. La potentissima Honda, pur rimanendo ferma, può essere pilotata normalmente: il biker digitale ha infatti la possibilità di azionare l’acceleratore, il freno e il cambio di marcia. Il sistema mette inoltre a disposizione quasi 100 miglia di strade, che pullulano ovviamente di segnali stradali, di curve e di rettilinei.