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Curiosità

Addio alla frizione in moto, ora cambia tutto: per i puristi è una vera eresia

La frizione di mette ansia? Ecco come le moto di nuova generazione vi vengono incontro, ma i puristi già insorgono.

Sia che si tratti di auto, sia di moto, il cambio fa sempre paura. Sì perché saper usare bene la frizione non è semplice e richiede una certa sensibilità e soprattutto non è detto che dopo aver conseguito la patente si abbia in “mano” la questione. Fare pratica, ovviamente aiuta molto, ma non è scontato che si superi la paura di combinare qualche pasticcio. Per le macchine il problema si risolve rapidamente.

Boom delle moto senza frizione (Canva) -Motomondiale.it

Basta infatti acquistare un veicolo con sistema automatico, quindi privo di frizione, a fronte di una spesa che può essere fino a 2mila euro superiore alla versione manuale. Ma cosa succede per le due ruote?   Adesso lo vedremo. Da considerare che la soluzione, se da un lato accontenta i più paurosi e chi ha scarsa dimestichezza con le moto, dall’altra sta facendo infuriare i puristi, che ritengono imprescindibile la guida old style, in cui emerge l’abilità del conducente.

Moto senza frizione, i costruttori che la adottano

Se fino a qualche anno fa era materia per pochi, oggi il cambio automatizzato per le  motociclette è abbastanza diffuso. All’inizio fu Honda che nel 2010 decise di azzardare montando la Dual Clutch Transmission. Oggi è quasi una normalità visto che ben nove dei suoi modelli ne dispongono e attualmente, grazie all’evoluzione del dispositivo è nato l’e-Clutch. Non solo Giappone in questo senso, ma pure tanta Europa, a partire da BMW con il suo Automated Shift Assistant, fino ad MV Agusta con lo Smart Clutch System. Per tutti la volontà è quella di rendere il periodo in sella il meno stressante possibile, anche se ognuno lo fa a modo suo.

Lo strumento asiatico, ricorda in tutto per tutto quello adoperato per le vetture. Assenti la leva del cambio e il pedale della frizione, mentre l’input proviene da una centralina che si occupa di tutto, rendendo la marcia fluida.

MV Agusta Turismo Veloce automatica (MV Agusta) – Motomondiale.it

A Monaco di Baviera l’ASA è stato studiato pensando ai motori boxer 1300, sebbene in un primo momento lo si vedrà solamente sulla R1300 GS. Qui è assente la leva della frizione, ma non quella del cambio. Offre al conducente due modalità: la M che sta per Manual e la D per Drive. In entrambi i casi la frizione va da sé.

Chiudiamo con la Casa italiana, che sfrutta il sistema sulla Turismo Veloce e la Dragster RR. In questo caso siamo in una via di mezzo tra il cambio manuale con quickshift e quello automatico.

Chiara Rainis

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