Una delle preoccupazioni e dei vincoli di coloro che acquistano una motocicletta è la spesa da sostenere per ciò che concerne il tagliando. Tuttavia esistono degli appositi trucchi per risparmiare sul prezzo finale.
La lunga durata di un veicolo è dovuta in gran parte anche al capillare lavoro di manutenzione che si dedica allo stesso. Un check-up che consenta di viaggiare nelle condizioni più sicure e anche di essere in linea con le normative vigenti. Chiaramente il tagliando non va confuso con la revisione, la quale è prevista come obbligatoria dalla legge. Nel primo caso la scelta è facoltativa, ma fortemente consigliata e da effettuare presso un concessionario ufficiale.
Oltre al vantaggio relativo alla costante ricerca di eventuali problemi del veicolo, il tagliando è necessario affinché la motocicletta sia in grado di circolare. La garanzia, infatti, da parte dell’azienda produttrice decade dinanzi al mancato rispetto delle scadenze previste per la manutenzione. Quindi, difatti, diviene un passaggio ufficiosamente obbligatorio per chi non vuole perdere i benefit relativi all’acquisto di un prodotto simile. Sebbene sia prevista la possibilità di effettuarla anche presso le comuni officine, la casa madre ha potere decisionale sulla valutazione dei tagliandi emessi al di fuori della concessionaria ufficiale, quindi potrebbe non considerarli validi.
Nella pratica, i tecnici predisposti verificano il corretto funzionamento delle varie parti della moto ed effettuano controlli come un check generale dei fluidi, delle gomme, del motore e dell’impianto elettrico. In base al modello e ai km percorsi, quando viene riscontrata qualche imperfezione, si procede a rimediare. È chiaro che le modifiche principali e gli approfondimenti più accurati sono rivolti alle motociclette più datate, perciò bisogna stare attenti a molti aspetti quando si è in procinto di sottoporre la due ruote al nuovo tagliando.
Il primo aspetto da considerare è il valore della due ruote nel tempo. Una motocicletta con un libretto di tagliandi ben compilato è considerata più sicura da un possibile futuro acquirenti, sopratutto se il trasferimento del bene avviene per via privata. Si potrà richiedere una cifra superiore, se si potrà dare dimostrazione di una manutenzione continuativa. Ma ogni quanto va effettuata? In linea di massima, il primo tagliando si fa al compimento dei 1.000 km percorsi. La maggior parte dei costruttori consiglia che sia annuale oppure tra intervalli tra i 6.000 e i 15.000 km.
Il costo dell’operazione varia di moto in moto e anche dal tipo di intervento da effettuare. Se va sostituta una parte meccanica, è chiaro che la cifra totale aumenterà particolarmente. Il valore generale oscilla fra i 130 e i 300 euro e la durata della manutenzione si aggira fra le 4-5 ore, quindi in giornata. Ma come fare a ridurre la spesa o quanto meno a prepararsi con largo anticipo a sborsare una somma simile?
Aziende come la Yamaha attraverso il proprio sito ufficiale offrono un calcolatore automatico IVA inclusa, selezionando le caratteristiche della moto e il modello. Stesso discorso per la Suzuki: quindi si capisce in pochi istanti a che tipo di spesa si va incontro. Ducati e KTM a loro volta hanno una sezione dedicata alla Manutenzione Trasparente, quindi prima di avvicinarsi al concessionario si è ben consapevoli di come organizzare costi e tempi.
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