La Tracer è stata scavalcata dalla nuova regina della Yamaha. Ormai è lei il top di gamma, sia per il prezzo che per le prestazioni.
La scheda tecnica del nuovo modello prodotto dalla Casa di Hamamatsu, di cui stiamo per parlarvi, è da urlo. Con le sue prestazioni e con un prezzo allettante, la nuova motocicletta della Yamaha è divenuta la top di gamma, riuscendo a scavalcare anche l’instancabile e iconica Tracer. Quest’ultima è stata prodotta a partire dal 2015 e a oggi è arrivata alla sua seconda generazione, la 900 GT, con stesso motore, carenatura e telaio di quella standard, con l’aggiunta di borse laterali di serie.
Lo spirito avventuriero della Tracer ha da subito conquistato la folta clientela della Yamaha e, ancora oggi, tiene testa alla agguerrita concorrenza sul mercato. Infatti, nel 2023 è risultata la terza motocicletta più venduta in Italia, appena sotto alla Honda Africa Twin e alla primissima Benelli Trk 502.
Ora, però, la Casa di Hamamatsu ha creato una due ruote che va ogni più rosea aspettativa. Infatti, il nuovo modello prodotto si appresta a essere il top di gamma, ma si tratta di una versione evoluta di un esemplare che ha fatto la storia del marchio giapponese, ossia la Ténéré. Era il dicembre dell’ormai lontano 1983 quando venne prodotta per la prima volta, basandosi su un nome ispirato alla parola della tribù Tuareg sita in Nord Africa, la quale sta a significare solitudine o deserto.
La Yamaha Ténéré, sin dalla sua nascita, ha immediatamente dimostrato di poter arrivare dove le altre motociclette non riuscivano a farlo. Oggi ha raggiunto il top della gamma, battendo clamorosamente anche l’amatissima Tracer, ma lo ha fatto utilizzando un trucco segreto.
Infatti, la Casa dei tre diapason ha rilanciato il modello Ténéré, cercando di andare incontro a tutti coloro che vogliono cimentarsi negli eventi sportivi. Il suo spirito da fuoristrada è per tutti i centauri che vogliono divertirsi in piena sicurezza. Inoltre, ora con il kit GYTR è andata ad attestare ancor di più il suo ruolo di regina del deserto. Grazie a questa aggiunta, è capace di poter affrontare eventi come l’Africa Eco Race senza alcun tipo di fatica.
Parliamo insomma di una moto da rally dura e pura, con sospensioni alte, come anche il baricentro e che anche a velocità oltre gli 80 km/h, non teme alcun tipo di ostacolo inatteso. Grazie alla regolazione del manubrio e delle sospensioni, è possibile entrare maggiormente in sintonia con il mezzo, così da renderlo maggiormente preciso e stabile negli spostamenti. Il kit è composto da tre step ben precisi: Performance, Handling e Rally, così da poter configurare la motocicletta alle esigenze del pilota.
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