La Ferrari ha scritto la storia della F1, ed oggi vi parleremo della Rossa più vincente di sempre. Ecco di quale si tratta.
La F1 sbarca ad Imola per il settimo appuntamento del mondiale 2024, con la Ferrari che è attesa ad un ruolo da grande protagonista. Sulla SF-24 debutta un pacchetto aerodinamico che evolve pesantemente la vettura, che sino ad oggi ha fatto molto bene, conquistando anche una doppietta in Australia con Carlos Sainz davanti a Charles Leclerc.
Si attende una strepitosa cornice di pubblico sulle rive del Santerno, dove il Cavallino ha dominato la scena in tante occasioni. L’ultima vittoria risale al 2006 con Michael Schumacher, quando la gara veniva ancora corsa sotto le insegne del Gran Premio di San Marino. La Ferrari ha scritto la storia ad Imola, ed ora vi parleremo di quella che, senza alcun dubbio, è stata la miglior monoposto mai realizzata dalla casa di Maranello. I fan la ricordano ancora oggi con immenso affetto.
La Ferrari è il team più vincente in F1, ed anche se ora sono passati tanti anni dalle ultime affermazioni iridate, alcuni gioielli del Cavallino non mai stati dimenticati. La più forte di sempre è senza dubbio la F2004, che portò Michael Schumacher a vincere il suo settimo ed ultimo titolo mondiale, il quinto consecutivo, con Rubens Barrichello che fece alla perfezione il proprio dovere, regalando alla Scuderia modenese il sesto alloro iridato di fila tra i costruttori.
Questa monoposto fu talmente veloce sin da subito da mettere paura ai tecnici stessi, con Jean Todt che temette di avere a che fare con una monoposto irregolare ai primi test, visto che, appena scesa in pista, demolì tutti i record precedenti.
Il motore V10, che cantava come un usignolo, aveva subito diversi sviluppi, divenendo ancor più potente ed affidabile, così come il comparto aerodinamico, affinato rispetto all’anno precedente, ma senza grosse rivoluzioni. E c’è da dire che quella presa dal team di tecnici diretto da Rory Byrne fu la scelta migliore.
Pensate che la Ferrari F2004 vinse 15 gare su 18, mai una monoposto del Cavallino aveva vinto tanto, con i titoli mondiali che vennero ottenuti già nel mese di agosto. Schumacher conquistò 13 successi, lasciandone un paio a Barrichello, al top a Monza ed a Shanghai, a completare una stagione da veri e propri dominatori. L’anno seguente il dominio della Rossa volse al termine, e non poteva esserci una fine migliore.
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