È previsto uno stop alla circolazione per moto e scooter, per chi è abituato a usarli per i propri spostamenti è bene essere informato.
La vita che molti di noi si trovano a condurre è davvero frenetica, per questo soprattutto chi lavora lontano e arriva a casa a tarda sera potrebbe non avere tempo di essere informato sulle ultime notizie. Non farlo potrebbe rivelarsi però un grave errore, specialmente se si tratta di qualcosa che può coinvolgere la propria quotidianità, per questo sarebbe bene rimediare attraverso Internet e lo smartphone, che abbiamo sempre tra le mani.
Ora che le temperature sono destinate via via ad aumentare sono in tanti a essere intenzionati a utilizzare moto e scooter per i propri spostamenti, nonostante non sia possibile farlo in modo libero ovunque. È bene quindi essere informato di eventuali blocchi se si vuole evitare di dover sborsare soldi per una multa che può essere davvero salatissima.
Occhio ai divieti per moto e scooter: scatta il blocco
L’attenzione alla sostenibilità è ormai diventata imprescindibile per tutti i settori, a maggior ragione per il mondo dei motori. Da tempo tutte le aziende che operano in questo ambito stanno mettendo sul commercio modelli che garantiscono non solo consumi ridotti, ma anche basse emissioni (o addirittura pari a zero).
A complicare la situazione sono però le decisioni prese da molte amministrazioni, che impongono un divieto alla circolazione per i modelli più inquinanti, senza tenere conto delle conseguenze di quello che questo può comportare. A beneficiarne potrà essere certamente l’ambiente, ma non il portafoglio degli utenti, che non sempre possono sostenere una spesa per un mezzo che ha ormai diversi anni di vita alle spale.
Provvedimenti di questo tipo coinvolgono ovviamente soprattutto le auto, ma ora si sta andando sempre di più in questa direzione anche con moto e scooter, anche se c’è chi ancora ritiene di essere esente da questa misura. Ci potrebbero quindi diversi centauri che potrebbero essere costretti a lasciare la propria due ruote in garage o, in alternativa, a mettere mano al portafoglio per acquistarne un altra.
Nel mirino sono ora finiti i veicoli Euro 0, categoria che sta a indicare tutte le moto immatricolate in Europa prima del 1992, cioè prima dell’introduzione dello standard europeo sulle emissioni inquinanti. Non si tratta, è bene precisarlo, di un blocco assoluto, ma che può riguardare alcune località del nostro Paese, specialmente quelle in cui il traffico è maggiore. Se si deve quindi fare uno spostamento in una località in cui non si è mai stati prima, è bene quindi controllare il sito del Comune e verificare se siano state approvate misure di questo tipo.
Non tutti sono però in grado di riconoscere a quale classe appartenga il proprio veicolo, visto che non tutti sono dei fini intenditori. Le perplessità a riguardo possono essere fugate attraverso la consultazione del libretto di circolazione, dove è presente l’apposita dicitura relativa alla categoria inquinante. Non rispettare le limitazioni può comportare sanzioni davvero pesanti. Sulla base di quanto previsto dal Codice della Strada, è prevista una sanzione che va da 168 a 679 euro e, nel caso di reiterazione della violazione nel biennio, la multa amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni.
L’unica eccezione è data dalle deroghe che vengono concesse per le moto iscritte al Registro Storico e con il certificato di rilevanza storica riportato a libretto