Avete l’ambizione di possedere una moto che non ha nessuno? Sul mercato è arrivato un esemplare da capogiro sotto ogni punto di vista.
Ci sono quelli che decidono di convertirsi alle due ruote perché stanchi di rimanere bloccati nel traffico quotidiano; quelli che invece reputano la moto un modo di vivere, con quel contatto più naturale e fisico con l’asfalto e le condizioni atmosferiche. E infine non può mancare la categoria degli ambiziosi, coloro che puntano ad avere in casa un prodotto unico, in grado di farli distinguere.
Ed è esattamente a questi ultimi che Ducati si è indirizzata. Possedere il modello di cui a breve sveleremo il nome, significa custodire una vera e propria rarità considerato che ne sono stati realizzati solamente otto esemplari. Ma non finisce qui. Fu esattamente lui a trionfare alla 200 Miglia di Imola del 1972 cambiando per sempre il destino del marchio, prima per soli intenditori.
Ducati da sogno all’asta, il prezzo è da brividi
La 750 Imola Desmo è stata creata con lo scopo di ben figurare nelle competizioni e sin dal suo debutto fu in grado di mantenere le promesse grazie al contributo del progettista Fabio Taglioni che seppe intravedere il potenziale della distribuzione desmodromica. Con in sella Paul Smart questo gioiello color argento mise in riga tutti, in una edizione della manifestazione che, per la prima come nelle corse americane, univa bolidi di cilindrate differenti.
I tratti che rendono questo modello davvero unico sono la colorazione, come detto non rossa come invece caratteristica tipica delle motociclette sviluppate a Borgo Panigale, e o chassis tubolare a doppia culla in acciaio con vernice verde, più volte utilizzato in seguito.
A renderla una vera belva è però il bicilindrico quattro tempi a L, con cilindrata da 748 cc e raffreddamento ad aria; il cambio è invece a cinque marce con possibilità di scaricare sull’asfalto fino a 82 cv a 9mila giri. Sulla bilancia toccava i 163 km, mentre aprendo il gas al massimo era possibile arrivare a 250 km/h.
Da rimarcare che si tratta di una moto concepita con l’intenzione di gareggiare sul tracciato del Santerno, ecco perché gli scarichi sono stati montati asimmetricamente in linea con il formato della pista. Una vera chicca è anche il serbatoio in plexiglass con striscia verticale trasparente per controllare il livello della benzina. Messa all’asta in questi giorni, è stata valutata per una base di ben 700mila euro.