I piloti professionisti della classe regina indossano un materiale tecnico di assoluto spessore. Il prezzo degli elmetti è, davvero, esorbitante.
Siamo soliti osservare i piloti della MotoGP sfrecciare a velocità supersoniche in pista. Rovinose cadute ravvivano i weekend di gara, ma come riescono i rider ad affrontare il pericolo con grande serenità? Prima di tutto sanno come cadere perché sin da bambini sono abituati a scivolare sull’asfalto ma hanno anche una attrezzatura di assoluto livello.
I prototipi attuali della MotoGP hanno raggiunto un livello di tecnologia altissimo. I centauri della classe regina usano dei caschi integrali, realizzati in fibra di carbonio per una protezione totale in termini di leggerezza.
Ciascun casco deve superare dei test di omologazione. Ogni pilota ha una conformazione cranica differente e per godere anche del massimo comfort alle massime velocità c’è una personalizzazione totale.
Da Valentino Rossi in avanti tutti i piloti hanno cominciato ad usare caschi con aerografie spettacolari. L’esigenza di ciascun produttore è sempre quella di pensare alla sicurezza. I materiali sono sempre più raffinati e di qualità.
Prima i centauri rischiavano tantissimo non potendo godere di prodotti di qualità estrema. I primi caschi integrali hanno fatto capolino negli anni ’70. Prima di diventare iconici erano prodotti piuttosto artigianali. Forse oggi si è avuta una tendenza estrema a cambiare troppo spesso i colori e i disegni.
Il prezzo di un casco di MotoGP
A causa della tecnologia estrema i caschi attuali dei piloti del Motomondiale sono diventati super costosi. La fabbricazione della calotta degli elmetti dei piloti di F1 e MotoGP non differisce, così come il peso che va dai 1.200 ai 1.500 grammi. Rispetto alla F1 i caschi dei piloti della classe regina presentano una imbottitura supplementare allo scopo di calzare a pennello sulla testa di ciascun rider. Ecco come cambia dal 2027 in MotoGP.
Quando i piloti cadono ricevono delle clamorose tensioni cervicali. Anche se il casco non riporta apparenti danni, dopo un crash, devono essere mandati in un laboratorio per dei test sulla sicurezza. I caschi sono creati anche per evitare l’appannamento della visiera, avendo una maggiore ventilazione e anche per evitare il problema di visibilità.
Presentano anche un sistema che crea una camera d’aria ideale per non avere la condensa. Non manca l’Advanced Ballistic Protection, una protezione extra di carbonio all’altezza della fascia oculare. Per tutta la tecnologia che c’è dietro un casco parte da 3mila euro ma può arrivare anche a 12mila euro.