Tutti i piloti che riescono a raggiungere il Motomondiale arrivano a guadagnare cifre importanti. Si parte dalla serie cadetta con uno stipendio importante.
Sin da bambini i piloti sono istruiti a dare il 100% in pista per trovare una sella in Moto3. Riuscire ad emergere tra una marea di ragazzini che si danno battaglia nelle categorie minori è molto difficile. Occorre già essere molto maturi. Oggi in Spagna vi sono le scuole più importanti, ma un tempo era il Belpaese a proporre i più grandi campioni del Motomondiale.
I tempi sono cambiati e la Moto3 di oggi non è paragonabile alla 125. Il fascino è inferiore rispetto al passato anche per la tipologia stessa di gare. Al di là di tutto le sfide risultano ancora spettacolari ma mancano quelle rivalità accese che caratterizzavano il vecchio Paddock. Non c’era, tra l’altro, l’esigenza di salire immediatamente nella classe regina.
Basti pensare che tanti piloti preferivano continuare a correre nelle classi minori o affermarsi per più stagioni. Max Biaggi, ad esempio, ha corso ben 7 stagioni nella classe di mezzo, vincendo 4 titoli. Oggi sarebbe impensabile. Ecco le nuove regole della MotoGP dal 2027.
Pedro Acosta, rookie nel 2024 in MotoGP, ha bruciato le tappe passando solo 1 anno in Moto3 e 2 anni in Moto2. Oggi si sente l’esigenza immediata di correre subito in top class anche per guadagnare grandi soldi. Va detto che la Moto3 presenta spese importanti.
Il costo totale per pilota, secondo Speedweek, è di circa 245.000 euro per ogni squadra, ossia “di questa spesa complessiva, 60.000 euro sono per i motori. Ci sono poi la ciclistica e il telaio dei mezzi per un costo di 85.000 euro, a cui aggiungere 20.000 euro per i due motori di prova per i test invernali. Contiamo poi altri 80.000 euro per tutte le riparazioni in caso di crash.
Un’altra voce pesante è quella dei team. Lo stipendio per il pilota e tutte le spese che dovrà affrontare ammontano a circa 180.000 euro. Secondo il parere dell’esperto di MotoGP Simon Patterson, i rider percepiscono sui 100-150mila euro all’anno, esclusi i bonus. Una cifra consistente per ragazzi molto giovani che, però, hanno investito tantissimi soldi per arrivare in alto.
Per finanziare la carriera di un figlio con il pallino del Motorsport servono cifre clamorose. Se una famiglia non ha una posizione economica di spessore si fa molta fatica a trovare continuità ed arrivare a correre la RB Rookies Cup che di solito apre le porte ai giovani alla classe Moto3.
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